Pescara. Assolto perché il fatto non sussiste: è la sentenza con cui, dopo tre anni, si è chiuso il processo a carico di Armando Foschi, consigliere comunale della Lega, per la vicenda inerente alla visita nel Comando della Polizia municipale di Pescara, processo determinato dalla denuncia dell’allora comandante.
“Tre anni fa sono stato raggiunto da un avviso di garanzie e nelle settimane successive apprendevo dalla stampa di essere stato rinviato a giudizio – ha ricordato oggi in seduta di consiglio Comunale Foschi, presidente della commissione comunale Sicurezza -, provvedimento adottato a seguito di una informativa inviata alla Procura della Repubblica dall’allora Comandante della Polizia municipale. L’informativa dell’ex Comandante si riferiva a una mia segnalazione relativa a una anomalia/disfunzione rilevata durante una mia visita, molto casuale, presso i locali del Comando”.
Giovedì 18 ottobre l’epilogo finale del processo con la sentenza: “Il ringraziamento va ovviamente al mio avvocato difensore, Fabrizio Rulli, e ai tanti amici che hanno sempre creduto nella legittimità del mio operato, nella mia buona fede, e che accanto a me hanno seguito tutta la vicenda”, ha chiosato Foschi.