“Imu non versata per 30 milioni”: il M5S contro gli enti che non pagano le imposte al Comune di Pescara
Pescara. “Un tesoro nascosto di 30 milioni”: questa al cifra enorme che il Movimento 5 Stelle evidenzia come insolvenza ai danni del Comune di Pescara.
“La legge parla chiaro”, afferma il gruppo consiliare pentastelalto, “Ater, Regione Abruzzo, il Demanio e gli enti che svolgono funzioni formative dietro il pagamento di un compenso sono tenuti a versare l’IMU, l’imposta sugli immobili e sui terreni edificabili, al Comune di Pescara. Da mesi chiediamo riscontri dell’effettiva solvenza di questi soggetti ma il Comune di Pescara e la sua partecipata Adriatica Risorse, non hanno avuto la decenza di rispondere”.
“Dal 2016 ad oggi – riportano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, “quasi 30 milioni di euro accumulati considerando gli oltre 3.500 alloggi di proprietà dell’Ater, gli istituti privati paritari come Nostra Signora, Mecenate, l’Istituto Pitagora, l’Istituto Ravasco e le altre scuole religiose in cui il servizio educativo viene svolto a fronte del pagamento di una retta che ne identifica quindi il carattere commerciale. A questi si aggiungono gli oltre 30 edifici di proprietà della Regione Abruzzo che però non vengono utilizzati dall’ente proprietario per i propri fini istituzionali, ma sono in concessione ad altre società pubbliche o private e pertanto risultano sottoposte al tributo. Per esempio, il complesso sportivo delle Naiadi, i terreni edificabili come l’ex Cofa e l’ex FEA, i locali utilizzati dalla TUA come deposito degli autobus in via Aterno e la biglietteria di Corso Vittorio, più tutta una serie di appartamenti e terreni di proprietà”.
“Lo stesso dicasi per il Demanio, proprietaria di immobili non utilizzati direttamente per proprie finalità istituzionali e quindi sottoposte al pagamento di IMU”, insiste il Movimento 5 Stelle, che ricorda: “La rilevanza delle somme a disposizione mette in capo al Comune di Pescara, ancora sottoposto alla procedura di predissesto e conseguente riequilibrio finanziario, capacità di spesa rilevanti negli ambiti delle manutenzioni della viabilità e degli edifici pubblici, dell’assistenza a coloro che versano in difficoltà economiche, del sostegno alle famiglie bisognose di asili nido e tanto altro. Sono tecnicamente entrate correnti che offrono annualmente al Comune capacità di spesa che invece in questi anni non abbiamo rilevato all’interno dei gettiti previsti in bilancio”.
“Vogliamo sapere dal Comune di Pescara, molto semplicemente, se questi Enti, che per legge sono tenuti a pagare, hanno assolto i loro obblighi nei confronti delle casse comunali o meno. E, in caso non fosse così, cosa sta aspettando il Comune a chiedere che queste somme vengano immediatamente pagate. Non vorremmo scoprire invece che, addirittura, questi enti non siano neppure stati iscritti nell’elenco dei soggetti sottoposti ad IMU e che pertanto il Comune abbia, per così dire, nascosto sotto il tappeto un vero e proprio tesoro”, proseguono i pentastellati.
“Nel 2012 l’ATER stesso era ricorso al TAR contro la richiesta di pagamento delle imposte fino ad allora richieste per gli immobili di sua proprietà, vedendosi bocciare il ricorso. Quei soldi sono stati incassati? E tutte le annualità successive? Adriatica Risorse ci ha comunicato a maggio 2022 che questi dati non potevano essere diffusi dalla società e il Comune di Pescara, a fronte di svariate interrogazioni e ripetuti solleciti, dallo scorso luglio, ancora non ha avuto la decenza di dare una risposta. Basterebbe poco a Carlo Masci e all’assessore Seccia per fare chiarezza su questo aspetto”, concludono i pentastellati.