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Teramo

La Provincia dimentica ancora una volta le strade di Nereto: il problema irrisolto

Il sindaco: strade pericolose ma nessun intervento

Nereto. Cantieri aperti un po ovunque, con lavori di pavimentazione sulle strade provinciali, tutto documentato dalle foto di rito sui social, tranne che a Nereto.

Usa temi e circostanze ben dettagliati Daniele Laurenzi per evidenziare una questione che si trascina avanti da tempo: nel corso degli ultimi anni (situazione che permane) la Provincia di Teramo sembra essersi dimenticata delle strade che attraversano il territorio di Nereto.

“Destra o sinistra in questi anni, non ci sono stati interventi sulle strade provinciali che attraversano il territorio di Nereto, fatta eccezione per il rifacimento del tappetino della Sp 8 (strada del Lago Verde) realizzato dalla Provincia con un finanziamento regionale ad hoc e grazie all’impegno mantenuto del Sottosegretario Umberto D’Annuntiis”, sottolinea Laurenzi.

Qualche anno fa, sulla strada provinciale 7C, gli asfalti furono eseguiti esclusivamente sul tracciato insistente nel comune di Controguerra, arrivando gli stessi fino al bivio per Torano Nuovo.

Oggi stessa sorte per la provinciale 6 (via della Fontana Vecchia) dove gli asfalti sono stati realizzati esclusivamente sulla Sp 6 di San Giovanni (comune di Controguerra), con tanto di foto del Presidente D’Angelo e del consigliere provinciale Scarpantonio, guarda caso anche amministratore del Comune di Controguerra”.

Presa di posizione. Lo stato dell’arte nasce da un assunto: nonostante le continue segnalazioni e atti trasmessi per evidenziare la criticità e la pericolosità delle strade, il Comune di Nereto ha avuto solo qualche sporadico rattoppo sulle buche.

“Eppure il Presidente della Provincia ha avuto modo di constatare di persona lo stato dell’arte, ultimamente frequenta assiduamente Nereto, partecipa costantemente a tutti gli eventi organizzati da determinate associazioni, vicine politicamente al gruppo di minoranza “Insieme per Nereto”, che seppur non tanto più insieme, è sempre insieme al partito democratico e specificatamente al consigliere regionale Dino Pepe, anche lui presenzialista da sempre, ma senza materiali impegni, necessari e utili alla risoluzione delle problematiche neretesi, causate nel passato proprio dagli esponenti del suo partito”, chiosa Laurenzi.

Mi auguro al più presto che si torni al voto popolare e democratico dei cittadini, superando e dimenticando la fase buia e anticostituzionale delle elezioni di secondo livello, dei nominati dalla politica, autoreferenziali e soggetti a logiche molto distanti dalle necessità reali e generali dell’intero territorio provinciale, di tutti i cittadini e di tutte le comunità.

Ricordiamo tutti quando l’attuale Presidente della Provincia, nonché sindaco di Valle Castellana, imperversava sulla stampa stigmatizzando proprio la gestione dell’ente provincia, addirittura prospettando di transitare con la Provincia di Ascoli Piceno, ebbene anch’io, a questo punto, verificherò le condizioni per un passaggio. Hai visto mai che in chiave prospettica sia di buon auspicio, quando (si spera) finalmente torneremo ad eleggere i nostri rappresentanti in un ente fondamentale qual è la Provincia”.

 

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