Pineto. Sono stati disinstallati, grazie all’intervento del Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara, il campo boe e il mezzo miglio blu dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.
Il campo boe dell’AMP – come quasi tutti quelli in funzione in mare – è a carattere stagionale e la sua attività è legata all’inizio e alla fine dell’estate. Le operazioni di posa in opera e il suo smantellamento sono portate avanti anche al fine di consentire le necessarie manutenzioni dell’attrezzatura.
Il campo boe dell’AMP, in funzione dal 2017, consente di tutelare i fondali marini ed è situato proprio di fronte a Torre Cerrano. Permette alle imbarcazioni di utilizzare come ormeggio i gavitelli posti a largo, studiati al fine di salvaguardare i reperti archeologici dell’antico porto sommerso e di tutelare un habitat delicato dai danni che potrebbero sopraggiungere con l’uso delle ancore sui fondali della zona B dell’area marina protetta.
In totale i gavitelli sono nove, di cui uno, quello più a sud, omologato per barche di ventiquattro metri, e otto per barche più piccole. Le imbarcazioni possono quindi fermarsi nella zona, anche nel corso della notte se il tempo lo permette, e arrivare poi a riva con tender o barche più piccole e godere delle bellezze che offre l’Area Marina. In prossimità del campo boe di ormeggio esiste anche un corridoio dedicato al nuoto libero, delimitato da appositi galleggianti e denominato ‘Mezzo Miglio Blu’ in relazione alla lunghezza che sviluppa. Tale linea di boe rosso-arancioni, su cui non è possibile ormeggiare, è posta sul limite dei 300 metri da terra.
L’attracco al campo boe è soggetto ad autorizzazione, che può essere richiesta tramite la sezione dedicata sul portale dell’AMP e prenotatata con il sistema PagoPa. La posizione delle boe di ormeggio e del ‘Mezzo Miglio Blu’ può essere visualizzata con il sistema WEBGIS dell’AMP direttamente sul sito torredelcerrano.it.
“I campi boe di ormeggio – dichiara il Presidente dell’area marina protetta Torre del Cerrano Fabiano Aretusi – sono infatti utilizzati in tutte le Aree Marine Protette italiane e non solo. Un ringraziamento va al Nucleo Carabinieri Subacquei che si sono occupati con la solita professionalità dello smontaggio del campo boe”.
