Pescara. Flavio Ferdani è il nuovo Prefetto di Pescara: ieri l’insediamento a Palazzo dei Marmi, sede dell’ufficio di Governo nel capoluogo adriatico, al posto di Giancarlo Di Vincenzo.
Tra le attività indicate come prioritarie, il nuovo Prefetto ha indicato la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e la trattazione delle tematiche legate alla sicurezza.
Ieri Ferdani ha incontrato il sindaco di Pescara, Carlo Masci, il presidente della Provincia, Ottavio De Martinis, e i vertici delle forze dell’ordine per “una prima assunzione di notizie sul territorio dalle autorità”. Altri incontri, come quello con i sindaci o con il vescovo, sono previsti nei prossimi giorni.
“Orienteremo l’attività della Prefettura secondo i canali indicati”, ha detto Ferdani, citando, tra l’altro, “sicurezza, immigrazione e rapporto con gli enti locali”. L’obiettivo è quello di “creare, in base al principio di leale collaborazione tra le istituzioni, un’attenzione al territorio e alle esegenze dei cittadini”. Il Prefetto ha detto di voler mantenere attivi i tavoli di monitoraggio già presenti in Prefettura, come quello dedicato alla sicurezza sui luoghi di lavoro, perché “garantire condizioni di sicurezza per chi svolge attività lavorativa è una priorità, nonché una battaglia di civiltà del nostro Paese”.
Ci sono poi il tema delle periferie e quello della lotta al consumo di droghe, prioritario sul territorio, ambito su cui, secondo il Prefetto, “non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, perché dal traffico di sostanze stupefacenti e dallo spaccio deriva tutta una serie di conseguenze che vanno assolutamente combattute”. Sul tema migranti, Ferdani ha detto di volersi confrontare con i sindaci e con la Chiesa, per “arrivare ad una sinergia che possa favorire l’accoglienza dei richiedenti asilo”. Massima attenzione anche al fenomeno dell’usura: “La criminalità organizzata dispone di ingenti capitali – ha osservato – Le istituzioni devono operare congiuntamente con le forze dell’ordine per evitare che attecchisca questo sistema e che i cittadini possano essere imbrigliati e costretti a vivere nella dipendenza di questi finanziamenti illeciti. E’ un segnale di illegalità che dobbiamo assolutamente combattere”.
In un messaggio di saluto, sottolineando di aver “accolto con entusiasmo l’opportunità che mi è stata concessa di svolgere il mio incarico nella provincia di Pescara in un territorio così ricco di bellezze, cultura e, al tempo stesso, con una realtà economica ed imprenditoriale che ne hanno costituito un’eccellenza riconosciuta”, il Prefetto scrive che “il mio impegno sarà dedicato all’interlocuzione e all’ascolto di quelle che sono le legittime istanze del territorio con l’intenzione di adottare scelte quanto più condivise in sinergia con i protagonisti che lo compongono nel rispetto delle reciproche attribuzioni, ma nel comune intento di assicurare il valore della legalità e della coesione sociale”.