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Chieti

Chieti, scuola e mense: l’amministrazione riceve i manifestanti

“Abbiamo risposto ai quesiti delle mamme con i tecnici che hanno affrontato le problematiche. Il Comune è in dissesto, ma ha fatto e farà tutto il possibile per limitare i disagi e fare in modo che i servizi diventino fruibili. Serve sinergia vera da parte delle istituzioni scolastiche”

Chieti. Nella mattinata di oggi una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dall’Amministrazione. A rispondere ai quesiti sollevati dalle mamme che si sono ritrovate sotto il Comune, c’erano il sindaco Diego Ferrara, gli assessori Teresa Giammarino, Manuel Pantalone e Chiara Zappalorto, la dirigente Angela Falcone e la responsabile dei lavori pubblici Ivonne Elia. Erano presenti anche i consiglieri che hanno seguito per l’Amministrazione le problematiche relative alla mensa e all’edilizia scolastica.

“Abbiamo voluto ribadire che il Comune ha fatto davvero di tutto per risolvere i diversi problemi che riguardano il servizio della mensa scolastica – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori – . Realizzata l’impossibilità di portare avanti il servizio mensa a causa del dissesto e della mancanza delle risorse venute meno con i pronunciamenti sull’appalto, non abbiamo più avuto la disponibilità delle relative somme in bilancio. Un problema, questo, sostanziale, che cioè non dipende affatto dalla volontà di questa Amministrazione, che mai avrebbe fatto mancare il servizio, ma dalle condizioni complesse e delicate in cui si trova l’Ente a causa del dissesto e dei debiti ereditati. Però, in più di un’occasione e tavolo con le dirigenti, i nostri tecnici, l’Ufficio scolastico provinciale e regionale, i rappresentanti dei genitori, ci siamo fatti promotori del dialogo perché si arrivasse a una soluzione possibile, qual è quella che in diversi altri Comuni d’Italia, soprattutto al nord è prassi da anni e che è praticata e funziona anche a Città Sant’Angelo, con un fornitore che dialoga con i genitori, la scuola che agevola la fornitura e il Comune in una posizione di supervisione, non potendo assicurare il servizio. Ci chiediamo perché non possa funzionare anche nel nostro capoluogo e perché nel dialogo per noi importante e prezioso con le istituzioni scolastiche, non sia possibile avere un riscontro alle alternative, considerate le enormi e, talune, difficilmente superabili, difficoltà dell’Ente. Per la riparazione del tetto nella scuola di Sant’Anna, si agirà recependo attraverso la sponsorizzazione la cifra necessaria, circa 3.000 euro, cosa che sarà possibile con una variazione di bilancio che istituirà il capitolo perché si possa agire e che avverrà appena approvato in Consiglio il Bilancio stabilmente riequilibrato, a. La via più veloce sarebbe stata quella di una convenzione fra la scuola e il soggetto sponsor, con la supervisione del Comune, ma è risultata impraticabile di certo non a causa del Comune, che non avrebbe comunque potuto avere un ruolo diretto”.

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