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Tensione in Kosovo: feriti gli alpini aquilani

Le nuove tensioni nel nord del Kosovo rischiano di far precipitare la situazione nel cuore dei Balcani, con la contrapposizione etnica che ha registrato un’escalation preoccupante sfociata in violenti scontri fra militari della Forza Nato e manifestanti serbi che si oppongono all’entrata in servizio di nuovi sindaci di etnia albanese nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba.

I nuovi gravi incidenti, dopo quelli di venerdì scorso, sono avvenuti a Zvecan, dove i militari della Kfor, dopo ripetuti avvertimenti e appelli alla levata dei blocchi che impedivano anche il movimento dei mezzi della polizia locale, hanno affrontato i dimostranti serbi che assediavano da ore la sede del Municipio locale per impedire al nuovo sindaco di insediarsi nel suo ufficio.

Nei duri scontri i militari hanno fatto largo uso di sfollagente, lacrimogeni e bombe assordanti, mentre i serbi hanno risposto con un fitto lancio di sassi, bottiglie, molotov e altri oggetti.

Il bilancio della battaglia è pesantissimo, con decine di soldati Nato rimasti feriti, 14 dei quali italiani, del nono Reggimento alpini L’Aquila (4 sono abruzzesi). In un primo momento si era parlato di 41 militari coinvolti ma in serata il comando della Kfor ha riferito di 34 soldati feriti di varie nazionalità. Tre dei nostri connazionali hanno riportato ferite abbastanza serie – per lo più ustioni per il lancio delle molotov e fratture – ma non sono in pericolo di vita. Il comandante della missione Kfor, il generale italiano Angelo Michele Ristuccia, esprimendo la sua solidarietà ai militari feriti, ha fatto sapere di seguire in prima persona l’evolversi della situazione e assicurato che il contingente Nato resta “imparziale”.

 

“Auguro a tutti i militari Kfor della Nato che sono rimasti feriti oggi in Kosovo una pronta guarigione, in particolare ai tre alpini del “9° Reggimento L’Aquila”, impegnati con i loro colleghi nelle operazioni di pace dall’altra parte del mare Adriatico. Ho avuto modo di sentire il loro comandante, il colonnello Mario Bozzi, che mi ha rassicurato sulle loro condizioni. Le ferite sono lievi e spero che potranno tornare al più presto ad abbracciare i loro familiari”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

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