Il Presidente Marsilio tenta di comprimere i tempi sull’approvazione della Rete Ospedaliera. Tempi che però sono stati dilatati oltre misura proprio dai pasticci che la sua maggioranza ha generato in Giunta, escludendo per mesi e mesi il Consiglio regionale dall’esame del documento, nonostante proprio da quest’ultimo debba ottenere l’approvazione definitiva per essere attuato.
Il tempo perso dal centrodestra, anche a causa delle continue bocciature che la Rete ha subito ai tavoli ministeriali, non può essere certo colmato tranciando di netto l’ascolto dei territori, dei portatori di interesse e delle opposizioni, visto che in sede di Giunta non è stata ascoltata nessuna di queste categorie” ad affermarlo sono i Consiglieri regionali di opposizione di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, che questa mattina hanno tenuto una conferenza congiunta sul tema, presso la Sala Fabiani del Consiglio regionale a L’Aquila.
“Abbiamo convocato questa conferenza stampa con urgenza a seguito della Commissione sanità di ieri pomeriggio, in cui è andato in scena l’ennesimo squalificante teatrino da parte del centrodestra: l’Assessore era assente, nonostante l’importanza dell’argomento di sua competenza, e il Presidente di Commissione D’Addazio ha applicato più di una forzatura al regolamento per eliminare ogni prerogativa di intervento delle opposizioni al fine di approvare in fretta e furia la Disposizione.
Tutta questa fretta, a soli quattro mesi dalla fine del mandato, sembra scaturita proprio dal dictat che il Presidente Marsilio ha scandito qualche giorno fa durante un suo intervento pubblico. Qualcuno potrebbe vederlo come un commissariamento dell’Assessorato alla sanità, generato, però, più da esigenze elettorali che operative. Il fine potrebbe essere duplice: provare ad accedere ai fondi ex articolo 20, dedicati all’edilizia sanitaria per continuare a propagandare sulla costruzione dei nuovi ospedali; e sancire la morte definitiva della Lega, anello debole della coalizione di centrodestra in Regione Abruzzo, che vede l’ultimo baluardo in Giunta proprio nell’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì. E proprio ieri, in commissione sanità – incalzano le opposizioni – è venuta fuori tutta la debolezza del carroccio, che ha subito i prelievi dei sui esponenti più autorevoli, prima da Fratelli D’Italia e poi da Forza Italia, che ha levato anche le briciole.
Alla luce di tutto questo è deprimente dover rilevare che anche un documento importante, come quello legato al rinnovo della Rete Ospedaliera, debba subire i giochi di potere del centrodestra, con buona pace degli abruzzesi che si vedono traditi da chi governa la Regione anche sui diritti imprescindibili come quello alle cure.
La verità è che Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia continuano in una roboante autocelebrazione in cui i reali problemi degli abruzzesi non trovano spazio. La rete Ospedaliera, che si stanno affrettando ad approvare, è un documento vuoto che non migliorerà in alcun modo l’accesso alle cure per i cittadini e mortifica l’Abruzzo, creando disequilibrio tra le provincie e umiliando interi territori, soprattutto le aree interne.
Lo abbiamo evidenziato più volte e le nostre denunce sono state confermate anche dalle rimostranze pubbliche dei medici abruzzesi, che hanno parlato chiaramente di temere scatole vuote senza personale sufficiente per garantire i servizi. Rimostranze che il centrodestra non ha minimamente ascoltato” concludono.
La farneticazione che continua a contraddistinguere le forze di opposizione in Consiglio regionale non ha davvero più confini. Probabilmente gli esponenti del centrosinistra già annusano odore di sconfitta il prossimo 10 marzo e, nelle aule istituzionali, tentano il tutto per tutto pur di screditare il serio lavoro che il centrodestra continua a compiere. Nel loro mirino, in queste ore, c’è il riordino delle rete ospedaliera, portato all’esame della V Commissione, durante la quale è emersa tutta la loro preoccupazione – comprensibile a dire il vero, considerata l’inconsistenza del loro operato quando governavano la Regione – per il vicino raggiungimento di un altro significativo traguardo che questa maggioranza sta per raggiungere.
Ieri, infatti, abbiamo assistito ad isterici monologhi, a tratti offensivi, dei consiglieri di minoranza, a cui abbiamo scelto di non rispondere. Sono gli stessi protagonisti di un modus operandi arrogante e violento che, nella passata legislatura, il cdx ha dovuto subire. Ricordiamo, infatti, la cosiddetta legge della tagliola, invenzione del ‘fuggiasco’ ex presidente di Regione, Luciano D’Alfonso, che di fronte ad una opposizione forte ma costruttiva operata dal centrodestra, preferì adottare questa strategia, a grande scapito degli abruzzesi. All’evidente e dannoso nervosismo delle forze di minoranza rispondiamo, dunque, con l’antico detto ‘ chi di spada ferisce di spada perisce’. Nella sostanza, invece, noi proseguiamo il nostro lavoro, portando avanti l’approvazione di una rete sanitaria ben strutturata ed omogenea su tutto il territorio regionale, comprese le aree più interne. Un territorio che ha tanto bisogno di fatti tangibili sul tema della sanità sul quale questo governo regionale, a guida Marco Marsilio, sta lasciando rilevanti impronte, mai viste prima. Il riordino della rete ospedaliera sarà completato con gli atti aziendali che andranno a recepire anche le istanze che non possono essere inglobate nella legge di riforma”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta, i capigruppo di maggioranza, Mauro Febbo, Massimo Verrecchia, Vincenzo d’Incecco.