Velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara, sentenza del Tar: intervengono Ferrara, Ginefra e Torto
Chieti. “Partiamo dall’assunto che le sentenze si rispettano sempre, qualunque sia l’esito e così faremo in questo caso, ma va detto che il sindaco e gli organi politici dell’Amministrazione rispondono ai propri cittadini e ne rappresentano le loro istanze a livello istituzionale, questo abbiamo fatto promuovendo il ricorso non contro il progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara, ma a favore di una stesura che avesse meno criticità e incombenze per cittadini e territorio. Una decisione che non abbiamo preso da soli, ma unanime e trasversale quella di appellarci al Tar, sottoscritta non solo dai comitati, ma da tutte le forze del Consiglio comunale”, così il sindaco Diego Ferrara e il consigliere Enzo Ginefra, Presidente della Commissione speciale nata sul progetto proprio a seguito di una decisione del Consiglio comunale teatino.
“Il Comune di Chieti non è mai stato contrario alla velocizzazione della linea ferroviaria, abbiamo sollevato delle eccezioni sulla stesura originaria con la speranza che RFI tenesse conto della variante costruita con la comunità – spiegano – . Per questo siamo andati avanti e nel rispetto delle istituzioni e di RFI con cui abbiamo cercato di interloquire a tutti i livelli e dei cittadini, in particolare quelli di Brecciarola dove c’è maggiore impatto, per tutelarli attraverso un ricorso finalizzato alla valutazione complessiva sia dal punto di vista ambientale sia sanitario del progetto. L’attuale stesura, ormai uscita anche fuori dai tempi e dai canali dei fondi PNRR, ha diverse situazioni di criticità che restano tali, a partire dall’abbattimento di decine di case ed edifici dove hanno sede attività economiche e produttive. Non ci sono certezze ora nemmeno sui tempi di realizzazione dell’opera. Prendiamo atto dell’esito e decideremo il da farsi sentito il nostro ufficio legale e riunita la Commissione sulla ferrovia, dove inviteremo anche i rappresentanti dei Comitati cittadini per condividere una linea possibile e che non esponga l’ente a ulteriori costi economici, vista la condizione di dissesto e le tante emergenze che dobbiamo gestire. Dal confronto capiremo come andare avanti, a che alla luce di notizie più certe su coperture, tempi e iter dell’opera”.
“Il consigliere Febbo oggi mostra il suo vero volto, o meglio, la sua doppia faccia: quando si confronta con i comitati dei cittadini infatti, si mostra sempre molto disponibile a sposare le cause dei cittadini di Chieti. Quando poi però si tratta di ascoltare le istanze di quei cittadini, portate avanti dal Comune, preferisce attaccare e inveire contro il Comune stesso. Qual è il vero Febbo?”. Così Daniela Torto, deputata abruzzese del Movimento 5 Stelle.
“In realtà, purtroppo, ormai sappiamo bene che questo è il modus operandi di questo centrodestra. Febbo si vanta di una bocciatura che è ormai una prassi: le infrastrutture che loro ritengono utili sono intoccabili. Questa utilità giustifica qualsiasi cosa, bypassando tutte le valutazioni di impatto ambientale, le criticità legate ai territori, le richieste dei cittadini e dei sindaci. Questo è quello che fa il governo di centrodestra, sia a livello regionale che nazionale e il consigliere Febbo ne è un perfetto esempio. Prendiamo atto che il deputato Testa – che peraltro è di Pescara e non conosce affatto il nostro territorio – e il consigliere Febbo, sono contro la città di Chieti e contro i suoi abitanti”, conclude Torto.