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Il Pescara risorge: 5 reti a Pontedera

Sayonara Tortoreto

Pontedera (3-4-2-1): Lewis; Guidi, Calvani, Espeche; Perretta, Ignacchiti, Catanese, Angori; Benedetti, Ianesi; Nicastro. In panchina: Vivoli, Busi, Martinelli, Pretato, Marrone, Ambrosini, Delpupo, Fossati, Paudice, Selleri, Salvadori. Allenatore: Canzi.

Pescara (4-3-3) Plizzari; Floriani, Pellacani, Mesik, Milani; Aloi, Squizzato, De Marco; Merola, Cuppone, Cangiano. In panchina. Barretta, Brosco, Di Pasquale, Staver, Moruzzi, Tunjov, Mora, Franchini, Dagasso, Manu, Masala, Accornero, Tommasini, Vergani. Allenatore: Zeman.

Reti: 16’ Cuppone, 38’ e 56’ Merola, 45’ Milani, 67’ Tommasini

Arbitro: Fabio Rosario Luongo di Napoli

Il Pescara risorge completamente dalla crisi nel recupero infrasettimanale contro il Pontedera, vincendo la partita già nel primo tempo grazie a una ottima prova del comparto offensivo.

La sblocca Cuppone al 17’, chiudendo uno scambio di prima tra Aloi, Floriano e Merola che pescano il bomber in estensione sul secondo palo. Il Pontedera cerca di riscattarsi al 37’ ma la conclusone di Ianeri si stampa sulla traversa. Il Delfino non può rischiare di sciupare il ben fatto e un minuto dopo Cangiano prolunga il rinvio di Plizzari e illumina la via a Merola che batte Lewis in anticipo. Cuppone cerca di riprendersi la scena al 42’: la controlla sul limite, si gira e la fa girare alla perfezione, scavalca il portiere ma anche lui centra il legno alto. Ci riprova al 45’, quando Milani lancia il contropiede ma Lewis riesce a respingere con una mano da terra, sulla ribattuta arriva però Milani che sigla il tris prima dell’intervallo.

I padroni di casa non mollano nella ripresa e al 53’ Benedetti si invola in contropiede per vie centrali, taglia a metà la difesa e va contro Plizzari che, in qualche modo, riesce a salvarsi in corner. Si arrendono per forza 2 minuti più tardi: Calvani mette una toppa al buco di Lewis sulla volé di Cuppone, servito dal fondo da Franchini, ma la retroguardia toscana capitola contro Merola che ribatte da fuori area con una saetta. Gli uomini di Zeman infieriscono senza pietà e calano il pokerissimo al 66’: Tommasini, addirittura dalla linea di fondo, viene lasciano libero di calciare sull’angolo lontano e infilare il povero Lewis. La truppa zemaniana, anche con l’ampia turnazione di rito, arringa anche al sesto goal, ma il Pontedera riesce a rintuzzare più volte senza, però, salvare la faccia.

La salva, invece, il Pescara, che restituisce ai tifosi una prestazione maiuscola e gioiosa, degna di quella Zemanlandia sempre anelata in riva all’Adriatico. Seconda vittoria consecutiva e china risalita verso la parte alta della classifica, con il terzo posto nel mirino.

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