Pescara (4-3-3) Plizzari; Floriani, Pellacani, Mesik (dal 1′ s.t. Brosco), Milani; Aloi, Dagasso, Tunjov; Merola, Cuppone, Accornero (dal 1′ s.t. Cangiano). A disp. Ciocci, Barretta, Pierno, Moruzzi, Staver, Di Pasquale, Manu, Mora, De Marco, Masala, Vergani, Tommasini, Cangiano, Brosco. Allenatore: Zeman.
Olbia (4-3-3): Rinaldi; Palomba, Fabbri, Motolese; Zallu, Zanchetta, La Rosa, Arboleda; Corti, Scapin (dal 37′ p.t. Cavuoti), Contini. A disp. Palmisani, Van der Want, Dessena, Incerti, Belloni, Ragatzu, Mameli, Gennari, Montebugnoli. Allenatore: Greco.
Reti: 24’ Cuppone, 26’ Dagasso, 43’ Tujnov, 50’ Aloj
Arbitro: Maria Marotta di Sapri.
Zemanlandia è tornata: dopo il 5-0 a Pontedera, il Pescara ne rifila ben 4 all’Adriatico all’Olbia.
Apre le danze Cuppone al 23’, staccando di testa prepotentemente sul cross tagliato da Milani per incrociarla sul palo lontano. Raddoppia, 2 minuti dopo, Dagasso, che controlla la respinta di Rinaldi su calcio d’angolo, stoppa e tira da fuori area e infila ancora il portiere sardo. Il tris è di Tujnov, poco prima dell’intervallo: Accornero crossa, l’estone insacca e chiude un primo tempo aperto comunque da una percussione di Contini deviata in corner prodigiosamente da Plizzari.
La ripresa si apre con il poker biancazzurro, al 50’: tacco di Cuppone per Aloj che si inserisce perfettamente a centro area e la mette sotto la traversa. Il resto della frazione di gioco è amministrazione totale per il Delfino, che all’84 si vede negare 2 volte la cinquina, prima da un miracolo di Rinaldi su Tunjov e poi dalla bandierina del fuorigioco sul tap-in di Cangiano.
Ne bastano 4 alla truppa di Zeman per infilare la terza vittoria consecutiva in campionato, la seconda roboante, una vera gioia ritornata per i tifosi, oggi assenti per decisione del giudice sportivo. Il Boemo vede finalmente lontane le nubi della crisi e con il Delfino di nuovo al terzo posto in classifica si prospetta un buon Natale in riva all’Adriatico. Ora testa alla Coppa Italia: mercoledì sera a Catania i quarti di finale.