E’ più importante essere ligi alla linea del proprio partito o battersi per la regione che si è stati chiamati a rappresentare? Su questo tema è in atto una querelle che vede coinvolto anche l’Abruzzo.
LA REGIONE SICILIA CONTRO IL GOVERNO POLITICAMENTE AMICO. Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, si è duramente contrapposto al governo e al Ministero delle Infrastrutture poiché hanno sequestrato una parte importante dei fondi FSC della Sicilia per finanziare un’opera dello Stato: il ponte sullo Stretto. Schifani ha giustamente reagito e si è opposto, affermando: “Avevamo deliberato di essere pronti a collaborare con un miliardo di euro di risorse Fsc. Fondi che adesso sono stati prelevati d’autorità dal governo nazionale per un importo addirittura maggiore di 300 milioni. Il tema è delicato perché costituisce un precedente. Occorre sempre una concertazione tra i vari livelli dello Stato, come prevede la Costituzione”.
LA REGIONE ABRUZZO CONTRO IL GOVERNO POLITICAMENTE AMICO. Mi piace ricordare che nel 2015, insieme alle Regioni Marche, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria, ho promosso la Carta di Termoli e un’iniziativa referendaria collegata per contrastare la piattaforma petrolifera Ombrina, e su questo punto ho fatto pressione sul governo per avere una norma correttiva nazionale, e infatti Ombrina fu prima bloccata e poi smantellata. E ancora, quando a Sulmona ci fu la vicenda della centrale turbogas prevista dal metanodotto Snam, mi sono costituito a più riprese contro il governo. In entrambi i casi si trattava di un esecutivo diretto dalla mia parte politica, ma non ho esitato un istante ad anteporre le esigenze della regione che guidavo alla disciplina di partito.
LO SCIPPO DI RISORSE ALL’ABRUZZO NEL SILENZIO DELLA REGIONE. Con la revisione del PNRR la Regione Abruzzo, nel silenzio complice della giunta regionale di centrodestra, si è vista scippare 620 milioni destinati a un’opera statale (il raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma). Un taglio che si somma agli 845 milioni che il Ministero dei Trasporti aveva già tagliato alla stessa infrastruttura nel giugno scorso, per un totale di 1 miliardo 465 milioni.
Per giustificare la sottrazione di questi finanziamenti, cosa fa il governo Meloni? Dice: prendiamo le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Ma i soldi del FSC servono per gli obiettivi regionali, non per gli obiettivi nazionali riguardanti la regione!
Avevamo due salvadanai, il PNRR e il FSC; ce ne hanno sottratto uno. Non possiamo utilizzare le risorse del FSC per la ferrovia Pescara-Roma: abbiamo la fragilità del suolo e del sottosuolo da curare, il risanamento dei fiumi da completare e le aree interne da aiutare e rivitalizzare ulteriormente.
MARSILIO, SE CI SEI BATTI UN COLPO. Perché Marsilio non reagisce con autonomia, così come ha fatto oggi il presidente della Regione Sicilia e così come ho fatto io 8 anni fa da presidente della Regione Abruzzo? Perché non prende posizione su questo fronte, perché non si oppone, perché si comporta da cameriere del governo? E’ più importante essere fedele alla linea del suo partito o battersi per l’Abruzzo di cui è presidente?
Daniele Marinelli (segretario regionale Pd). C’è molto da apprendere dalla dura protesta del Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani nei confronti del governo, che ha prelevato fondi FSC per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, se la mettiamo a confronto con l’atteggiamento del Presidente della Regione Abruzzo”: inizia così la dichiarazione di Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Marinelli prosegue: “La protesta di un governatore di un partito che fa parte della maggioranza di governo non è certamente un capriccio: togliere risorse che spettano alla sua Regione dal Fondo di sviluppo e coesione significa sottrarle ad altri progetti e interventi; significa, in estrema e brutale sintesi, sottrarle ai siciliani.
In Abruzzo accade invece che nel momento in cui il progetto di velocizzazione del collegamento ferroviario tra Roma e Pescara viene stralciato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza il Presidente Marsilio, anch’egli come Schifani esponente di un partito della maggioranza di governo, si compiace dell’ipotesi di finanziarlo, in caso, con i fondi FSC, quindi con i soldi degli abruzzesi. Un caso scuola, che ci dobbiamo aspettare replicato anche sulle centinaia di progetti sul territorio tolti dal PNRR, che valgono oltre mezzo miliardo di euro. Li paghino gli abruzzesi, ben che vada. Marsilio sarà contento: di fare ancora una volta, evitando le dovute rimostranze, gli interessi della forza politica di cui fa parte e del governo che sostiene. Ma non degli abruzzesi”.