Giulianova. In una nota il gruppo di minoranza Il Cittadino Governante fa le pulci al piano finanziario della Tari e sottolinea che il costo del servizio continua ad essere ancora molto alto.
La Giunta Costantini aveva promesso: la riduzione della TARI con nuovo contratto e nuovo gestore, la riduzione dei rifiuti, una città più pulita. Per 4 anni, invece, le cose sono rimaste identiche a prima: TARI alta e città sporca!
Ora dopo lungaggini infinite per il nuovo (contestato) appalto per la gestione dei rifiuti è accaduto che la montagna ha partorito il classico topolino: è stato scelto il livello minimo della qualità dei servizi da erogare agli utenti – ciò lo stiamo toccando con mano in questi giorni con l’arenile pieno di spiaggiato ancora non rimosso – e i costi (e di conseguenza la TARI) sono rimasti alti – e lo saranno per 5 anni – con riduzioni irrilevanti, e non per tutti, della tassa che i cittadini devono pagare.
Ma l’amministrazione ha comunicato alla cittadinanza facendo scrivere, ripetutamente ai giornali che la riduzione della TARI per le utenze domestiche (abitazioni) sarà del 19% e per quelle non domestiche (attività economiche) del 5%.
Quanto propagandato non corrisponde al vero perché applicando le aliquote stabilite per il 2023 le riduzioni, quando sono presenti, sono irrisorie e non per tutti allo stesso modo. Qualche esempio:
– Un alloggio di 80 mq. con 1 componente paga 12 euro in più.
– Un alloggio di 80 mq con 2 componenti paga 18 centesimi in meno.
– Un alloggio di 80 mq con 3 persone paga 27 euro in meno (da 268 scende 242 euro, il 10% in meno).
– Un alloggio di 80 mq con 4 persone paga 17 euro in meno (da 304 scende a 286, cioè il 5% circa in meno).
– Un alloggio di 100 mq con 4 componenti 10 euro in meno (da 323 scende a 313 euro, cioè circa il 3% in meno).
– Un alloggio di 120 mq con 4 persone paga 1,4 euro in meno, (da 342,60 scende a 341,12 cioè lo 0,4 % in meno).
– Un alloggio di 120 mq con 5 persone paga 9,8 euro in più.
– Un alloggio di 120 mq con 6 persone paga 11, 30 euro in più.
E si potrebbe continuare: quindi dov’è il 19% in meno? Addirittura in vari casi si paga anche di più dello scorso anno! Le tariffe TARI approvate dalla maggioranza di Costantini configurano una ben diversa realtà da quella propagandata.
E ci domandiamo perché se la riduzione millantata è del 19% l’assessore Di Carlo urla in aula che è matematico che un utente che paga una TARI di € 200,00 otterrà un risparmio di 20,00€, ossia 10% (non il 19%)? Mentre trova giustissimo che la sua attività di albergo con ristorante se misurasse mq. 3.000 otterrebbe una riduzione di € 1.500?
La tassazione è il sistema principale per indirizzare il mercato e la distribuzione delle varie attività; i negozi che attraevano a Giulianova clientela da tutta la provincia generando non solo reddito ma anche vivacità, socializzazione, presidio del territorio, sicurezza, negli ultimi anni ha subito un crollo con tante nefaste conseguenze. La Tariffa TARI avrebbe potuto agevolarli e invece prevede per negozi di mq 100 una riduzione di 39 euro e per una banca di mq. 1000 una riduzione di 273 euro oppure per un negozietto di mq. 50 un risparmio di 19 euro e per una banca di 800 mq. un risparmio di euro 218. Le banche hanno bisogno di essere attratte da uno sconto? Noi pensiamo che in questo periodo di grande difficoltà per il commercio al dettaglio il sostegno maggiore dovrebbero averlo, con una riduzione della TARI più consistente, proprio i negozi.
Infine, la conferma del fatto che la TARI a Giulianova continua ad essere molto alta ce lo dà il costo per abitante che è di 235 euro mentre il costo medio nazionale è 194,5 euro per abitante e nel nord è 174,6 euro.
E la conferma che è stato scelto un modello che non potrà portare una significativa riduzione dei costi (e quindi della TARI) ce la dà la quantità di rifiuti prodotti in un anno che a Giulianova con 23.323 abitanti è di quasi 15.000 tonnellate cioè 1,7 kg per abitante al giorno mentre a Tivoli, con 55.000 abitanti, dove c’è il modello virtuoso di gestione da noi indicato, se ne producono 22.800 tonnellate cioè 1,1 kg per abitante.
Per ottenere simili risultati – che poi permetterebbero la diminuzione dei costi di gestione e della TARI – occorrerebbe promuovere educazione ambientale e organizzare diversamente il servizio. Ma a Giulianova così non è!