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Teramo

Civitella del Tronto, indennità di sindaco e assessori: esposto alla Corte dei Conti

Civitella del Tronto. Un esposto alla Corte dei Conti per verificare la regolarità delle indennità di carica percepite dal sindaco Cristina Di Pietro e dall’interta giunta negli anni 2022 e 2023.

A formulare l’esposto è l’associazione Nuova Rotta che in una nota ripercorre tutti gli accadimenti che poi hanno favorito l’invio dell’esposto alla magistrura contabile.

19/05/2020: la gunta comunale con la deliberazione n.20 formula apposito atto di indirizzo al Sindaco Di Pietro affinché, mediante decreto sindacale, attribuisse all’allora assessore Gabriele Marcellini la responsabilità dell’Area Servizi al Cittadino e Gestione delle Risorse Umane, richiamando la L. n.388/2000 che consente agli enti locali con popolazione inferiore a cinquemila abitanti di attribuire ai componenti dell’organo esecutivo la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale.

20/05/2020: il Sindaco Di Pietro, il giorno successivo alla suddetta Deliberazione di Giunta Comunale, emana il Decreto Sindacale per mezzo del quale attribuisce a Marcellini il doppio ruolo Assessore / Responsabile di Area, richiamando anche in questo caso la legge n. 388 / 2000 essendo Civitella, a questa data, sotto i 5.000 abitanti.

07/02/2022: Il Responsabile del Servizio Gabriele Marcellini, con apposita determina a sua firma, assegna al Sindaco, al Vice-Sindaco e agli Assessori (egli compreso), l’indennità di funzione prevista per i comuni con fascia demografica compresa tra i 5.001 e i 10.000 abitanti, facendo riferimento all’ultimo censimento generale della popolazione del 2011 (5.333 abitanti).

I dubbi. E già qui sorge il primo dubbio, delle due l’una: se nel 2020 Marcellini può svolgere la doppia funzione di Assessore / Responsabile di Area perché Civitella è sotto i 5.000 abitanti, come può nel 2022 da funzionario scrivere e firmare una determina che rivaluta le indennità di Sindaco, Vice-Sindaco e Assessori considerando il Comune di Civitella tra i 5.000 ed i 10.000 abitanti?
Se lo stesso oltre a fare l’Assessore può fare il Responsabile di Area perché la popolazione è sotto i 5.000, come può percepire l’indennità spettante agli Assessori dei comuni che sono nella fascia 5.000 – 10.000? Inoltre, visto l’art. 6 del Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Civitella del Tronto, che stabilisce “Il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado”, Marcellini poteva adottare la suddetta determina o era in una situazione che lo poneva in una condizione di conflitto di interessi?

Nel frattempo, il 3 marzo 2023, esce in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica che stabilisce l’adozione del censimento 2021 per determinare la popolazione residente per le amministrative dello scorso maggio: Civitella n. 4601 abitanti ed il Sindaco Di Pietro si candida per il terzo mandato, ma nel frattempo Lei ed i suoi Assessori continuano a percepire le indennità per la fascia 5.000 – 10.000.

31/05/2023: il Responsabile dell’Area Finanziaria, con la determinazione n.69, adegua le indennità di funzione alla fascia demografica fra i 3.001 e i 5.000 abitanti.

E allora siamo a chiederci: siamo certi che con quest’ultima determinazione non ci fosse anche la necessità di disporre il recupero delle somme per le indennità di funzione percepite tra il 2022 ed il 2023 avendo, a nostro avviso, erroneamente considerato Civitella in una fascia di popolazione superiore? E inoltre, come mai la determina del 2022 era stata adottata dal Marcellini in qualità di Responsabile dell’Area Servizi al Cittadino e delle Risorse Umane, mentre quella di maggio scorso in cui si riparametrano le indennità di carica nella giusta fascia di popolazione è stata emanata dal Responsabile dell’Area Finanziaria? Tale inversione di responsabilità aggiunge elementi di incertezza ad una vicenda già di per sé anomala.

“È evidente che su questo tema c’è assoluta necessità di chiarezza e trasparenza: per tale ragione sarà la sezione regionale della Corte dei Conti a far piena luce sulla vicenda e a valutare se sussistono eventuali irregolarità nelle decisioni prese dall’amministrazione Di Pietro.” – conclude Marco Di Berardino, Presidente dell’Associazione Nuova Rotta.

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