Polizia locale gli stati generali a Sant’Omero: formazione e nuove competenze
Presente il sottosegretario Molteni
Sant’Omero. Spingere sulla formazione del personale e attuare ad ampio raggio una riforma del comparto, non più rinviabile. Il tutto senza dimenticare quelle che sono delle criticità in fatto di dotazione oganica, che investe tutte le realtà.
Dalle più piccole, laddove anche avere un solo agente è un’impresa, ai comuni più grandi.
Gli stati generali della polizia locale hanno offerto diversi spunti di interesse nel corso dell’iniziativa che si è tenuta a Sant’Omero, nella sede dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata. Iniziativa organizzata dall’assessore regionale Pietro Quaresimale e che ha visto la presenza, tra gli altri, del sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni.
Il ruolo, fondamentale, della polizia locale, con una professione che è totalmente cambiata nel corso degli anni, è stata al centro del dibattito che ha visto gli interventi anche di sindaci, operatori di polizia locale e della Regione. Presente anche il consigliere regionale Fabrizio Montepara.
Il sottosegretario. Molteni ha ribadito la necessità di giungere, al più presto, a rivedere il ruolo della polizia locale, “che non può essere considerata una polizia di serie b, visti mole di lavoro e importante dell’attività svolta sul territorio”.
L’assessore. Quaresimale, nel suo intervento, ha sottolineato l’importante dell’approvazione del regolamento della polizia locale, “che era nel cassetto” e che nel frattempo spiana la strada a delle importanti novità. Dalla formazione, da alcuni protocolli, alla divisa e ai simboli, ora unici per tutta la regione.
Da parte della categoria, ovviamente, resta la preoccupazione sul fatto che il personale è sempre carente, oberato sempre da maggiori oneri e che l’età media degli stessi agenti è in crescita.