Controguerra. Una serata particolare si è svolta ieri sera a Controguerra, perchè con leggerezza è stato trattato un tema difficile: la tragedia del Vajont del 1963.
Il centro vibratiano, infatti, ha ospitato il giovane fisico dell’atmosfera Andrea Di Antonio, dottore di ricerca all’Università di Cambridge ma nativo di Teramo, autore del volume “Vajont. La notte più buia della valle”, edito da Momenti AICS Editore, per commemorare il 60esimo anniversario del disastro.
Il volume ricostruisce, utilizzando una chiave di lettura originale ed efficace, i processi decisionali che portarono al più grave disastro ad opera dell’uomo in tempo di pace del secolo scorso e causarono la morte di 1.910 persone.
Oltre all’autore, hanno preso la parola, nel corso della serata, l’avvocato Bruno Massucci, che ha relazionato puntualmente sulle vicende storiche del processo, e i figli del giudice Mario Fabbri, il magistrato che curò l’istruttoria sul caso: Antonella, avvocato, che ha portato un interessante ricordo personale del padre, e Andrea, coordinatore della Protezione Civile di Ostra Vetere. Molto attento e attivo è stato il nutrito pubblico presente.
“Come amministratore“, ha dichiarato il consigliere Matteo Di Natale, “sono molto soddisfatto del prestigio e della preparazione degli ospiti intervenuti, che mi è d’obbligo ringraziare, insieme a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, ma a livello personale sono anche molto felice per il successo di un caro amico, Andrea, che ha dato alle stampe un volume di pregio, che sicuramente contribuirà a favorire il ricordo di quei tragici eventi e a commemorare quanti, dopo quella notte, non hanno più visto la luce”.