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Teramo

Tortoreto, l’assistenza domiciliare che non basta: la richiesta d’aiuto

Tortoreto. Aiuti, decisamente pochi, e una situazione che è sempre più complicata. Andare avanti così non è assolutamente semplice. Tra sostegni che non arrivano (“alla fine non faccio più nemmeno la domanda perchè è umiliante sentirmi dire che non è stata accettata”) e un alloggio che è stato sistemato grazie all’impegno dei condomini, ma che presenta tante criticità.

 

A partire dalla mancanza di acqua nel periodo estivo per un problema mai risolto di un serbatoio. Il Natale non è solo il momento dei bei sentimenti, ma anche il frangente nel quale alcune delle criticità emergono in tutta la loro evidenza. E la storia arriva da Tortoreto, in una famiglia alle prese con difficoltà di varia natura. Legate essenzialmente ai problemi di salute del capofamiglia, affetto da Sla. E in questi casi assicurare una vita “normale” appare il percorso più complicato.

Uscire di casa, con lo spazio condominiale della casa parcheggio brecciata, non è semplice. Ma la richiesta più importante che la famiglia avanza è quella di poter avere un numero maggiore di ore di assistenza alla moglie per accudire l’uomo. “Il Comune dice che non ha fondi”, racconta la donna, ” e oltre alle tre ore di assistenza che assicura, non può andare. Noi abbiamo sempre fatto tutto da soli, evitando di chiedere cose che erano dei nostri diritti. Ora, però, è di vitale importanza poter avere altre 3 ore di assistenza”.
E il bando anti-crisi? “Soltanto il primo anno ho percepito un piccolo contributo, poi mi hanno detto che non avevo i criteri per accedere e ho rinunciato”.

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