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Teramo

Rete ospedaliera, Di Matteo ci mette la faccia: campagna denigratoria del centrosinistra

Il consigliere regionale snocciola i numeri

Teramo. “Chi ora si strappa le vesti è lo stesso che aveva votato per l’ospedale unico e l’eliminazione degli altri tre nosocomi. Tra il non scegliere e indugiare, e perdere fondi, abbiamo scelto di approvare il piano di riordino delle rete ospedaliera, che era il primo obiettivo fissato dal piano di monitoraggio dopo l’uscita dal commissariamento”.

Ci mette la faccia Emiliano Di Matteo, consigliere regionale di Forza Italia che in un’appassionata conferenza stampa ha difeso a spada tratta quelle che sono le scelte in materia sanitaria approvate, di recente, dal consiglio regionale. “In quella seduta non c’ero per problemi di salute e questa è l’occasione per ribadire il mio appoggio e la mia posizione. Un conto sono le critiche politiche, altra la denigrazione e disinformazione che circolano in questa fase”.

I numeri. Di Matteo, che ha parlato a nome del gruppo di Forza Italia e del coordinamento provinciale, ha snocciolato i numeri. “Meno posti letto? Assolutamente no. Prima c’erano 40 unit+ operative complesse, ore 41. Per le unita semplici ora ne abbiamo 19 in più. E il decreto Lorenzin pone dei paletti ben precisi: ridurre da 4 a due i Dea di secondo livello.
Noi abbiamo ottenuto una deroga spalmando i servizi nei quattro ospedali provinciali.

Ospedale di Sant’Omero. In questo caso le Uoc sono state dimezzate, con la possibilità con l’atto aziendale di recuperarne uno. Ma il punto nascita non chiuderà, come non esiste che chiude ginecologia.
Di Matteo ha anche parlato del nuovo ospedale di Teramo, di un’opera finanziata già per il 50 per cento e che sar interamente finanziata una volta che sarà decisa la collocazione.

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