Roseto, emendamento “taglia” la Riserva del Borsacchio: scoppia la polemica
Il provvedimento in consiglio regionale
Roseto degli Abruzzi. “Siamo increduli e sconcertati di fronte a ciò che abbiamo appreso, al momento solo in via ufficiosa, rispetto all’emendamento al Pdl 379/2023 (modifiche all’art. 69 della L.r. 6/2005, comma 2, nella legge regionale 8 febbraio 2005, n. 6 “Istituzione della Riserva naturale guidata “Borsacchio” nel Comune di Roseto degli Abruzzi – sostituzione cartografia allegata) presentato in Consiglio Regionale a firma di cinque Consiglieri che avrebbe completamente rivisto la perimetrazione della “Riserva del Borsacchio” rispetto ai confini attuali” dichiarano il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes e l’Amministrazione rosetana.
“Francamente oltre al metodo scelto, assolutamente non partecipativo, quello che ci lascia profondamente sconcertati è il fatto che l’amministrazione comunale e il territorio non siano stati assolutamente coinvolti in questa decisione che andrà a incidere profondamente sul futuro sviluppo del nostro territorio” rimarca il primo cittadino e l’Amministrazione. “Attendiamo ora di leggere gli atti ufficiali e di vedere le relative planimetrie in modo da poterle valutare attentamente e, nel caso, ci riserviamo di confrontarci con il territorio, i cittadini e tutte le associazioni e di agire negli interessi della comunità rosetana completamente tagliata fuori dalla ridefinizione dei confini della Riserva”.
“In tal senso chiederò alla conferenza dei Capigruppo la convocazione di un Consiglio ad hoc per poter affrontare questa delicata tematica, dandole il giusto peso e invitando a partecipare tutti i rappresentanti della Regione che hanno firmato l’emendamento, il Presidente Marsilio” conclude il Sindaco Nugnes.
Marco Borgatti. Oggi è un giorno triste per Roseto e l’Abruzzo, poiché la Regione Abruzzo ha perpetrato un atto scellerato tagliando drasticamente la Riserva Borsacchio. Con un emendamento notturno, i primi firmatari Di Matteo e Febbo hanno escluso l’intero tratto collinare, riducendo la riserva da 1100 ettari a soli circa 25 ettari lungo la spiaggia fino alla ciclabile.
Questa decisione ha conseguenze gravi e immediate. Il Piano di Assetto della Natura (PAN), preparato con dedizione e impegno per oltre vent’anni, è ora da rifare completamente. Dopo una lunga attesa, il PAN era finalmente pronto, e secondo voci di corridoio, avrebbe dovuto essere approvato entro gennaio 2024. Vent’anni di lavoro e un investimento di 250.000 euro per il primo PAN, oltre a circa 50.000 euro per il secondo, sono andati in fumo. Il lavoro da rifare è enorme, e chi ne soffrirà di più sono gli agricoltori, che perderanno la possibilità di gestire i fondi a sostegno delle aree delle riserve.
La decisione avrà anche ripercussioni sulla creazione di lavoro sostenibile. I poveri agricoltori che aspettavano fondi regionali ed europei per ristrutturare casolari a fini turistici e generare occupazione sostenibile vedono ora svanire le loro speranze. Perdiamo non solo occupazione futura, ma anche milioni di euro di finanziamenti europei per le attività sostenibili nelle riserve, coinvolgendo agricoltori ed allevatori.
Mentre alcuni potrebbero trarne vantaggio, come gli investitori edili interessati a costruire palazzine, la vera perdita sarà per la natura e il futuro della nostra città. In un’epoca in cui il mondo si muove verso la sostenibilità, Roseto perde la sua attrattività per il futuro.
Noi, cittadini responsabili, non accettiamo passivamente questa decisione. Stiamo esaminando attentamente la situazione e prenderemo azioni concrete. Annunciamo che organizzeremo una grande manifestazione a breve, invitando tutti i cittadini e le associazioni interessate. I nostri legali stanno esaminando tutte le carte pertinenti, poiché crediamo che questa decisione debba essere contestata con forza.
È inaccettabile che il Comune non sia stato nemmeno consultato su questa drastica decisione. Vent’anni di lotta per attivare la Riserva sono stati vanificati da un atto impulsivo che non tiene conto delle esigenze della comunità e del territorio. Presto, capiremo i motivi dietro questa scelta e individueremo coloro che ne sono i mandanti.
Invitiamo la comunità a unirsi a noi nella protesta. La nostra voce unita sarà forte e chiara: la Riserva Borsacchio deve essere preservata e gestita in modo sostenibile per il bene di tutti.
WWF. La Riserva è stata talmente ridotta che tanto valeva eliminarla totalmente. Peraltro ora si dovrà ripartire per l’ennesima volta nella realizzazione del Piano di Assetto Naturalistico che, dopo essere stato adottato, era nella fase delle osservazioni e che ora dovrà essere totalmente rivisto considerato che la Riserva passa da 1000 a poco più di 20 ettari.
Nel 2023 si dovrebbero istituire nuove aree protette e invece nell’Abruzzo di Marsilio vengono tagliate. La miopia amministrativa di questa maggioranza è senza limiti: è evidente l’incapacità di immaginare il futuro della nostra regione che vada oltre un misero tornaconto elettorale.
Ma questa volta hanno veramente esagerato: i consiglieri regionali che hanno votato questa vergogna dovranno essere giudicati tra pochi mesi.
Sandro Mariani. “Quello che è avvenuto stanotte è una vergogna e rispetta il caos che si è vissuto nell’Aula del Consiglio Regionale dal tardo pomeriggio di ieri e fino a notte inoltrata! Una maggioranza di centrodestra allo sbando, alle prese più con i litigi interni per far quadrare i conti delle richieste dei vari consiglieri che a pensare al bene degli abruzzesi, con emendamenti infilati all’ultimo secondo, spesso nottetempo” sottolinea il Consigliere e Capogruppo di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani.
“L’emendamento inerente la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio nel territorio comunale di Roseto degli Abruzzi per esempio è stato presentato solo alle due e mezza di notte ed è arrivato all’attenzione dei consiglieri regionali solo al momento di votare: non si è avuto nemmeno il tempo materiale di avere contezza del contenuto all’atto del voto, dove tra l’altro io personalmente ero momentaneamente fuori dall’Aula perché salito in ufficio a ritirare una copia cartacea degli emendamenti. Tutti i consiglieri potranno confermare che il file è stato caricato sulla piattaforma di condivisione degli emendamenti solo nel momento in cui si è riaperta la seduta e si doveva votare, impedendo di fatto di poter presentare sub-emendamenti o altro” prosegue Mariani.
“Si è trattato quindi dell’ennesimo blitz orchestrato dalla maggioranza di centrodestra che distrugge, con un autentico colpo di mano, la Riserva del Borsacchio riducendola ad appena 24 ettari rispetto ai 1.000 originali – rincara il Capogruppo di “Abruzzo in Comune” – questo, quando invece sarebbe bastato intervenire sui vincoli e riscrivere, insieme al territorio, le regole di gestione della Riserva stessa. Marsilio e i suoi hanno invece preferito “sforbiciare” una delle aree naturalistiche più belle e interessanti della provincia di Teramo senza il benché minimo rispetto per i percorsi di concertazione e condivisione che si stavano portando avanti, per l’Amministrazione, la collettività e le tante associazioni rosetane che da anni lavorando per valorizzare questa risorsa”.
“In tal senso già dai prossimi giorni sarò al fianco dei cittadini e della politica rosetana tutta per trovare la soluzione più idonea per far tornare l’attuale governo a guida centrodestra sui suoi passi. Siamo infatti dinanzi ad un vero e proprio scempio perpetrato da una maggioranza miope ed arrogante, che speriamo dal prossimo 10 marzo possa tornare minoranza nella nostra regione. Già da ora garantisco il mio personale impegno a lavorare per ridefinire il perimetro della Riserva mettendo riparo ai danni causati da Marsilio e dai suoi” conclude Mariani.
Alleanza Civica. Durante il consiglio regionale di ieri, 28/12, la maggioranza “Romana-Marsiliana” ha approvato l’emendamento al pdl 379/2023 proposto dai rappresentanti Emiliano Di Matteo (FI – Ancarano), Simona Cardinali (Lega – Teramo), Mauro Febbo (FI – Chieti), Umberto D’Annuntiis (FDI – Corropoli), e Federica Rompicapo (Lega – Atri). Sorprendentemente, l’emendamento non è stato né condiviso con la popolazione né oggetto di discussione in consiglio regionale, risultando approvato in sordina.
Ci si aspettava che questo fosse un emendamento “tecnico”. INVECE NO.
I consiglieri regionali appena citati , hanno deciso di rivedere e ridimensionare notevolmente i confini della Riserva Naturalistica del Borsacchio a Roseto Degli Abruzzi andando in controtendenza con quelle che sono le politiche volte alla tutela dell’ambiente.
Siamo esterrefatti dall’assenza di consultazione territoriale prima di proporre questo provvedimento in consiglio regionale.
Chiediamo alla consigliera Rompicapo, consigliera che vive ad Atri, e che quindi più di tutti rappresenta anche il territorio Rrosetano , di spiegare la sua consapevolezza su quello che rappresenta in termini tutela ambientale e turismo della Riserva Naturale del Borsacchio per la provincia di Teramo e quali siano le implicazioni del ridimensionamento della stessa di 976 ettari. Perché non ha coinvolto i rappresentanti del territorio prima di presentare il provvedimento?
Chiediamo alla consigliera Rompicapo di illustrare i presunti benefici che il territorio da lei rappresentato otterrà in seguito a questo provvedimento.
Riteniamo che questa sia la seconda decisione dannosa presa a breve distanza di tempo dall’amministrazione Marsilio e dalla consigliera Rompicapo nei confronti del territorio di Teramo. Pertanto, ci aspettiamo una presa di coscienza e le dimissioni della consigliera, poiché non rappresenta adeguatamente il nostro territorio.
L’Associazione Alleanza Civica Atri si schiera al fianco del WWF Teramo, del Comune di Roseto, e dell’Associazione Guide del Borsacchio nel contrastare questa ennesima scelta scellerata dell’amministrazione Marsilio