L’Aquila. Ancora un sequestro di “botti” da parte della Guardia di Finanza di L’Aquila, che, in prossimità delle festività di fine anno, ha intensificato i servizi della specie, secondo quanto disposto dalla locale Prefettura.
Nella giornata di venerdì, i Finanzieri del locale Gruppo, coordinati dal tenente colonnello Luca Lauro, hanno sottoposto a sequestro circa 3.000 artifizi pirotecnici, del peso complessivo di circa 15 chilogrammi detenuti per la vendita all’interno di un’autovettura in sosta lungo una delle più trafficate vie cittadine da un venditore ambulante non in regola con la normativa sul commercio.
In particolare, la titolare non è stata in grado di esibire idonea autorizzazione alla vendita in forma itinerante dei fuochi sul territorio del comune di L’Aquila.
Nei confronti della responsabile è scattato il sequestro amministrativo e la segnalazione all’Ente comunale in violazione della Legge Regionale n.59 del 2010 e del Decreto Legislativo n.114 del 1998 (Riforma della disciplina relativa al settore del commercio).
Nel corso dell’ultima settimana la Guardia di Finanza di L’Aquila ha già sottoposto a sequestro circa 110.000 artifizi pirotecnici del peso complessivo di oltre una tonnellata detenuti presso regolari attività commerciali pur se in violazione della normativa regolante la detenzione degli stessi ma, al contempo, ha intensificato anche i controlli su strada per contrastare il fenomeno della vendita abusiva di “botti”.
I controlli verranno ulteriormente intensificati nei prossimi giorni sia presso gli esercizi commerciali sia lungo le maggiori rotabili della provincia al fine di evitare che possano essere immessi in commercio artifizi pirotecnici non in regola con la normativa di sicurezza ovvero da soggetti non autorizzati alla loro vendita.
L’attività posta in essere dal Corpo in questi giorni si inquadra nella consueta cornice del controllo economico del territorio, che va di pari passo con l’attività di supporto alle altre Forze di polizia circa il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.