Pescara. Si chiamava Absal Houssain, il 44 anni bengalese ucciso a coltellate e trovato, in una pozza di sangue, nel cortile di un palazzo in via Gran Sasso a Pescara.
Lavorava in una paninoteca in centro e viveva nel capoluogo adriatico senza la famiglia, rimasta nel Paese d’origine.
Secondo una prima ricostruzione, la sua morte è stata il culmine di una lite, apparentemente per motivi condominiali, alla quale avrebbero partecipato diverse persone, tra le quali anche quella che avrebbe colpito Houssain con alcuni fendenti.
E mentre proseguono le indagini dei carabinieri, dopo la ricognizione cadaverica eseguita stamani dall’anatomo-patologo Ildo Polidoro, il sostituto procuratore Andrea Papalia ha disposto l’autopsia sul corpo del 44enne.
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