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Teramo

Monticelli e Verrocchio “paladini” della Riserva del Borsacchio a Roseto: per Ruggiero (FdI) è ipocrisia

Il coordinatore locale di Fratelli d'Italia parla anche di responsabilità

“A Pineto, la città che per vent’anni è stata governata dal centrosinistra, si assiste a una scena surreale e grottesca: i due ex sindaci Luciano Monticelli e Robert Verrocchio (IV e PD), che hanno devastato il territorio e ignorato le richieste dei cittadini, ora si fanno paladini della riserva del Borsacchio a Roseto. Interventi, quelli dei due esponenti del centrosinistra, che non hanno nulla di sincero e disinteressato, ma che nascondono una maldestra e patetica operazione di recupero della visibilità solo utile ad inseguire poltrone”.

 

L’attacco di Pio Ruggiero, coordinatore locale di Fratelli d’Italia Pineto.

Si tratta di un tentativo di entrare nel dibattito politico-ambientale, senza però avere il coraggio di ammettere le proprie responsabilità e di chiedere scusa ai pinetesi per i disastri lasciati in eredità. Perché se c’è qualcuno che dovrebbe tacere su questi temi sono proprio Monticelli e Verrocchio, i quali hanno dimostrato, in questi anni, una totale incompetenza e un totale menefreghismo nei confronti dell’ambiente e della salute. Basta ricordare alcune delle loro scelte politiche urbanistiche, che hanno trasformato quartieri e frazioni di Pineto in luoghi degradati e inquinati, dove la natura è stata sacrificata sull’altare degli interessi personali”.

“Monticelli, sindaco di Pineto dal 2004 al 2014, ha favorito la nascita indiscriminata delle zone artigianali per poi lasciarle abbandonate a se stesse (Torre San Rocco, Scerne e perfino la zona della Cannuccia), senza mai ascoltare le voci dei cittadini, delle associazioni e dei comitati che sono nate per battersi a favore della tutela del territorio e della salute. Verrocchio, suo successore dal 2014 al 2023, ha fatto ancora peggio: nel suo interminabile sonnecchiare ha approvato i lavori del torrente Foggetta, distruggendo un lungo tratto di vegetazione e alterando l’ecosistema dell’intero corso d’acqua. Addirittura commissariato dalla Regione Abruzzo per l’inefficienza dimostrata sulla questione erosione costiera, che ha causato gravi danni non solo alla pineta Catucci e Villa Ardente, ma all’intera città, ha disertato e osteggiato le conferenze di servizi (vgs la questione ambientale zona ind.le), dove avrebbe dovuto rappresentare e tutelare i pinetesi”.

“Il compito di un sindaco”, prosegue Ruggiero, “e qui parliamo addirittura di due ex, è quello di difendere l’interesse primario dei cittadini, raccoglierne le paure, le preoccupazioni, di privilegiare la salute e l’ambiente del territorio che si amministra e non occuparsi esclusivamente di trovare nuove e più remunerative poltrone. Un duo che appare come i due personaggi della celebre opera di Daniel Defoe “Robinson Crusoe” (precisiamo per i due ex che è il titolo di un romanzo); la differenza, però, è che mentre Robinson aveva trovato il giovane e devoto selvaggio Venerdì, Monticelli ha sostenuto il suo successore Verrocchio il quale, successivamente, ha giocato la sua partita cacciando IV dalla giunta, sbaragliando i futuri e ambiziosi sogni di Luciano, senza problemi, né doveri né soggezioni”.

“Per questi, e molti altri motivi, per entrambi non basta urlare, peraltro fuori dai confini pinetesi, se per decenni hanno condotto fallimentari gestioni e scellerate scelte urbanistiche e ambientali di cui verrà chiesto il conto. Oggi, per entrambi, sarebbe meglio tacere e lasciare spazio a chi ha davvero a cuore il futuro di Pineto e, senza volere entrare nel merito della discussione, la riserva del Borsacchio”.

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