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Teramo

Riserva Borsacchio: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra “

Intervento della Task force ambientale che chiede tavolo tecnico

Riceviamo a pubblichiamo un intervento della Task force ambientale sulla vicenda della perimetrazione della Roserva del Borsacchio.

 

Abbiamo volutamente atteso che divampassero le polemiche per dire la nostra. Chi sono gli attori responsabili di questa tragicommedia che colpisce l’area protetta? I cinque politichelli locali, in cerca di visibilità , a ridosso delle elezioni Regionali, si sono tirati addosso una valanga, che rischia di far perdere le elezioni al centrodestra. Sicuramente spinti da pressioni speculative hanno prestato il fianco ad una “ grossa porcata politica “. Ma non è tutto qui! Una commedia trasformata in tragedia, dove il Comune di Roseto da 18 anni, governato da centrosinistra e centrodestra, non ha portato a termine il Piano di Assetto Naturalistico,?!!!

O forse una Regione , governata da centro destra e prima da centro sinistra, che vede quest’area come un fastidio e per questo non ha mai portato a termine il Piano ??? E cosa hanno fatto le Associazioni Ecologiste in questi anni, Wvf, Legamente, Comitati, Verdi ? Hanno gridato “ Al Lupo Al Lupo” oppure hanno lavorato per la soluzione??? NO! Ora si grida allo scandalo, si raccolgono firme a migliaia, che senza documento d’identità serviranno a poco, si fanno sfilate e passerelle politiche, con la firma davanti alle telecamere, ma si ha intenzione realmente di intervenire o finisce come nella notte del Consiglio Regionale che il PD si astiene? ?? Come si dice in Abruzzo, è inutile chiudere la stalla quando la pecora è già uscita. La nostra associazione, che attualmente conta 21 associazioni e comitati iscritti, più di 500 associati, non è stata neanche contattata e convocata. Noi non facciamo politica ma seguiamo i reati penali e amministrativi e portiamo avanti le battaglie per salvare l’ambiente, senza passerelle ne falso o estremo ambientalismo.

Noi chiediamo la costituzione di un Tavolo Tecnico, dove discutere seriamente il perimetro dell’area protetta, compatibilizzando le attività e le esigenze degli abitanti, degli agricoltori e degli operatori. Noi consigliamo ai 5 paladini delle speculazioni edilizie di ritirare immediatamente l’emendamento, al Comune di Roseto e alla Regione “ 5 minuti di vergogna “ e alle nostre colleghe associazioni ecologiste di non farsi strumentalizzare dalla politica. Comprendiamo che ognuno ora cerchi di salvare la faccia, ma l’ambiente si difende tutti i giorni. Senza di noi gli alberi della Val Vibrata sarebbero solo un ricordo e metà della pineta di Alba tagliata. Siamo ancora in attesa del comunicato di adesione alla battaglia per la Pineta da parte di Legambiente e WVF.

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