Pescara. “Un altro pino è stato abbattuto: in viale Primo Vere 14. Nel viale protetto di Pescara, assaltato da un progetto che chiamano di riqualificazione, oggi è stato abbattuto un albero che, ironia della sorte o malafede degli uomini, nello stesso progetto era definito come conservato”.
A denunciarlo è la sezione pescarese di Italia Nostra, che ricorda: “Gli abbattimenti dei lecci e delle tamerici di Viale Primo Vere sono stati fermati da un nostro esposto che ha dimostrato lo stato di salute di quegli alberi e il vincolo di legge che li tutela. Si stava agendo al di fuori delle autorizzazioni e delle procedure corrette pur di
trovare spazio a delle postazioni per i parcheggi. Ma il cantiere, che è andato avanti nelle lavorazioni con i suoi manufatti grigi le vasche di cemento, l’asfalto , le basi per i marciapiedi), ha danneggiato inesorabilmente le radici di un pino che è caduto il 5 gennaio”.
“Oggi a poca distanza ne è stato abbattuto un altro al numero civico 14: l’indirizzo di un albero storico
in meno”, prosegue Italia Nosttra, “Siamo certi che ci diranno ‘era a pericolo di caduta’. Così succede che vengano abbattuti anche gli alberi che erano segnati in progetto come da salvare: sono condannati dalle errate lavorazioni che proprio la nostra perizia agronomica denunciava”.
“Far avanzare un cantiere senza garantire le prescrizioni di legge come i Criteri Ambientali Minimi
(CAM) prescritti per le Pubbliche Amministrazioni o il Regolamento del Verde che lo stesso Consiglio Comunale si è dato vuol dire una cosa sola: non c’è controllo e non c’è consapevolezza del proprio agire; si provocano i danni che poi portano all’impoverimento della città”, conclude Italia Nostra.
