In una nota al vetriolo il rappresentante dell’associazione degli agricoltori propritari della zona Borsacchio, torna a criticare l’atteggiamento della politica. Quella di centrosinista in particolare, alla luce della mozione che sarà presentata il prossimo 30 gennaio in consiglio regionale.
Mozione che punta a cancellare la nuova perimetazione della Riserva del Borsacchio.
“Però i signori consiglieri regionali delle sinistre si sono “dimenticati” nel loro progetto di riserva naturale la parte sul mare, la fascia costiera, che anni fa era riserva naturale e poi fu tolta dal Comune dalla riserva e resa edificabile e l’imprenditore locale proprietario dei terreni ci guadagnerà orientativi 5 milioni. Sugli ultimi prati e dune della costa teramana, nel regno dell’uccelletto fratino e della tartarughina, ci verranno palazzi e alberghi, una immensa colata di cemento. I palazzinari del mare hanno ringraziato sui giornali Enio Pavone, il candidato Consigliere regionale di Azione, che appoggia il candidato Governatore delle sinistre D’Amico, perché come capo della Commissione urbanistica, e prima come Sindaco, ha tolto i terreni dalla riserva e li ha resi edificabili”.