Pescara. Sono 9 gli indagati, a vario titolo per turbata libertà degli incanti, corruzione e favoreggiamento, nella quarta e ultima tranche dell’inchiesta sull’attività dell’imprenditore Vincenzo Marinelli (in foto).
Si tratta innanzitutto del filone che riguarda la gara indetta dalla Regione nel maggio 2018 per 22 autobus elettrici, che secondo l’accusa, rappresentata dal pm della Procura pescarese Andrea Di Giovanni sarebbe stata “turbata” dall’intervento di Marinelli, con la presunta complicità dell’allora presidente vicepresidente della Tua, società del trasporto pubblico regionale, Guido Dezio.
Secondo le accuse, Dezio avrebbe messo in contatto gli imprenditori Stefano, Sergio e Franco Rampini – anche loro inquisiti con lo stesso Marinelli – i quali sarebbero stati informati in anticipo dei termini della gara da Marinelli in contatto con Dezio.
Sotto indagine anche la gara indetta dal Comune di Pescara nel maggio 2020, poi annullata e indetta nuovamente ad agosto 2020, per cinque autobus a trazione elettrica. Indagati in questa tranche l’allora direttore tecnico di Tua Michele Valentini il contabile di Marinelli, Pasquale Sentenza, l’avvocato Alessandro Perrucci e un rappresentante dei carabinieri Francesco Mingolla.
Come riporta il quotidiano Il Centro, Mingolla, quando Marinelli scoprì sotto la proprio automobile un localizzatore pizzato, a suo dire, da un concorrente, raccolse la denuncia dell’imprenditore e portò avanti indagini proprie.