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Biciclettata e pattinata adriatica: luci e ombre sulla dodicesima edizione

Si è conclusa la dodicesima edizione della biciclettata e pattinata adriatica, manifestazione in bicicletta e sui pattini per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla necessità di una mobilità più a misura d’uomo.

A Pineto sono confluiti centinaia di ciclisti e pattinatori, provenienti da nord e da sud, con numerose presenze da fuori regione, per chiedere alla Regione Abruzzo e agli Enti locali azioni più incisive per la mobilità ciclistica.
Diverse le associazioni coinvolte: FIAB, WWF, PescaraPattini, Friday for Future, Legambiente, Guide del Borsacchio, Paliurus, Avis, WebStrade, Il Sorpasso, Guardie ambientali, che in collaborazione con il Comune di Pineto e l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, hanno organizzato l’evento, che ha toccato tutti i comuni costieri da San Benedetto del Tronto a Pescara.
Presenti i sindaci di Pineto e Roseto, Verrocchio e Nugnes, e la consigliera di Alba Adriatica Emanuela Bizzarri. Altri amministratori hanno salutato la carovana di ciclisti e pattinatori nelle diverse tappe.
“In queste dodici edizioni – ha dichiarato Raffaele Di Marcello, consigliere nazionale FIAB – abbiamo chiesto ed ottenuto molto, ed oggi abbiamo potuto pedalare e pattinare su una ciclovia adriatica quasi del tutto completata. Manca, però, ancora, una visione globale della mobilità ciclistica, ed è necessario che la Regione approvi subito il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, mettendo a sistema tutte le azioni già previste e quelle necessarie per il futuro”.

LA CICLOVIA ADRIATICA

Originario scopo della manifestazione, fin dalla prima edizione, è stata la richiesta di completamento della ciclovia adriatica, nel tratto marchigiano e abruzzese.
Con il progetto Bike to Coast quasi tutto il tratto abruzzese è stato realizzato ma manca ancora il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto, che unirebbe i percorsi ciclabili di Marche e Abruzzo.
La Biciclettata e Pedalata adriatica ha messo anche in luce una serie di criticità sul percorsi, come tratti in promiscuo con i pedoni o con le auto che andrebbero separati e messi in sicurezza, o ancora le aree di sosta realizzate all’imbocco del nuovo ponte sul Vomano, nella parte rosetana e pinetese, con portabiciclette obsoleti e panchine fissate con blocchi informi di calcestruzzo nella fanghiglia.
Particolari che denotano, a volte, una scarsa attenzione alle esigenze dei ciclisti e danno una cattiva immagine alle migliaia di turisti che, attirati dalla grande pubblicità che la Regione Abruzzo riserva alla costa dei Trabocchi, affollano sempre di più i percorsi abruzzesi.

IL CICLOTURISMO

La ciclopattinata del due giugno avrà un suo seguito il giorno successivo sulla costa dei Trabocchi, all’interno dell’evento Art, Bike & Run.
Questo perchè FIAB, in particolare, vuole portare all’attenzione dei potenziali turisti l’intero tratto abruzzese della ciclovia, che deve essere visto come un unicum, insieme a percorsi interni da realizzare per aumentare l’offerta di infrastrutture per la ciclabilità.
“La scelta della Regione – dichiara Di Marcello di FIAB – di pubblicizzare quasi esclusivamente la ciclovia dei Trabocchi, dal punto di vista cicloturistico ha poco senso, in quanto più sono i chilometri percorribili più una destinazione è appetibile. Ci auguriamo, e nei prossimi mesi faremo anche iniziative in tal senso, che si crei un vero è proprio brand legato all’intero territorio regionale, anche grazie alla pianificazione del piano regionale della mobilità ciclistica e delle reti ciclabili abruzzesi, e che si realizzino percorsi che colleghino la costa all’interno, facendo diventare l’Abruzzo la Regione Ciclabile d’Europa”.

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