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Abruzzo

Abbattimento dei cervi. M5S: soluzione che non risolve il problema

Regione Abruzzo darà il via a una mattanza di cervi senza avere agito preventivamente per evitarla. Nessuna idea alternativa rispetto al loro trasferimento o sterilizzazione, nessun confronto sulla possibilità di creare percorsi ed attraversamenti dedicati alla fauna selvatica e nessuna volontà di realizzare aree cuscinetto a protezione delle coltivazioni.

 

Non è stata valutata neanche la possibilità di creare zone di coltivazioni dedicate ai cervi all’interno delle aree parco, il cui scopo sarebbe quello di evitare i loro spostamenti in zone esterne. È del tutto evidente come manchi una visione sul lungo periodo e una programmazione da portare avanti nel tempo, e questo perché si è passati direttamente alla soluzione più estrema, quella cioè dell’abbattimento. Il tutto senza aver avviato tavoli di confronto con le parti interessate: imprenditori agricoli, allevatori, associazioni ambientaliste e animaliste, gestori dei parchi e delle aree protette, ATC e i restanti soggetti coinvolti. Questo centrodestra non vuole prendere in considerazione soluzioni alternative al mero abbattimento che, purtroppo, non servirà ad alleviare le sofferenze che il settore agricolo sta vivendo”.

Lo dichiarano Francesco Taglieri ed Erika Alessandrini, Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.

“Regione Abruzzo, per tramite dell’Assessore all’Agricoltura Imprudente, ha predisposto un provvedimento che non risolverà la questione né raggiungerà obiettivi apprezzabili. Si tratta di un palliativo, di uno specchietto per le allodole con cui mascherare inerzia e totale assenza di idee, palesando invece una vera e propria volontà di deresponsabilizzarsi affidando ai cacciatori la libertà di aprire il fuoco a partire dal 14 ottobre, con buona pace degli agricoltori che chiedono tutele e non una nuova stagione della caccia. Non solo l’anno prossimo ci ritroveremo nella stessa identica situazione, ma non possiamo neanche scongiurare che sarà peggiorata proprio perché, come ha dimostrato la medesima attività di abbattimento applicata ai cinghiali, non è questa la soluzione in grado di produrre risultati soddisfacenti e porre fine al problema.

Nessun investimento, nessuna azione volta a scongiurare un’attività estrema come quella che, invece, ha voluto adottare una parte della maggioranza di centrodestra perché Forza Italia, per tramite del suo coordinatore regionale, il senatore Nazario Pagano, si è detta contraria a questo provvedimento. Il Movimento 5 Stelle è dalla parte degli agricoltori e di coloro che subiscono danni da fauna selvatica ma è anche convinto che prima di procedere all’abbattimento selettivo di circa cinquecento cervi vadano fatte diverse e numerose valutazioni, studi e analisi di modelli virtuosi, come quelli canadesi o americani, che hanno dimostrato come la convivenza tra uomo e cervi è possibile. Tesi, questa, che continueremo a sostenere ed a portare nelle prossime sedute di commissione”.

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