Protezione Civile, Cavallari: “In ritardo il procedimento per garantirne l’autonomia”
La denuncia del consigliere di Abruzzo Insieme
“Ancora in ritardo il procedimento finalizzato a garantire piena autonomia e capacità operativa alla nostra Protezione Civile Regionale”.
È quanto afferma Giovanni Cavallari, Capogruppo di Abruzzo Insieme in Consiglio regionale, in riferimento al mancato rispetto dei termini fissati inizialmente dalla Legge regionale 6 del 2024.
“La norma è stata modificata a luglio e poi ancora a novembre in quanto non si è riusciti a rispettare né il termine del 30 giugno né quello del 31 ottobre. Entro tali date si sarebbe dovuta definire la situazione del personale in forza all’Agenzia guidata da Mauro Casinghini. In particolare, i dipendenti della Protezione Civile interessati alla permanenza nei ruoli della Giunta regionale sarebbero dovuti essere ricollocati nelle strutture amministrative di quest’ultima e tutti i restanti inquadrati definitivamente nei ruoli dell’Agenzia”.
E ancora: “Ebbene, al momento, il termine risulta fissato al prossimo 31 dicembre ma tutto fa pensare che ci sarà un ulteriore slittamento viste le pochissime adesioni e quindi servirà ancora tempo per vedere finalmente completato il percorso iniziato cinque anni fa. Risale, infatti, al 2019 la Legge regionale 46 con oggetto l’istituzione dell’Agenzia regionale di Protezione Civile. Una Legge che, in coerenza con il quadro normativo nazionale e soprattutto con il Codice della Protezione Civile, ha istituito l’Agenzia come ente dotato di personalità giuridica con piena autonomia organizzativa, amministrativa, gestionale, contabile, patrimoniale e finanziaria. Un risultato che si potrà effettivamente raggiungere, secondo il Consigliere Giovanni Cavallari, solo quando il personale della Protezione Civile attualmente inquadrato nei ruoli della Giunta Regionale, avrà tutte le garanzie necessarie per ritenere il passaggio all’Agenzia un miglioramento e non un salto nel vuoto così come proposto”.