Si è tenuta oggi pomeriggio nella sala Fabiani di Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila una conferenza stampa con il senatore Alessandro Alfieri, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico con delega alle Riforme e al Pnrr, e con i dirigenti regionali e locali del partito. Tema dell’incontro con la stampa è stata l’avvio della campagna di raccolta firme per promuovere il referendum contro l’autonomia differenziata.
Il segretario regionale del PD Daniele Marinelli ha introdotto la conferenza stampa spiegando che “la destra ha mostrato il suo vero volto varando una torsione delle regole istituzionali che determina un vero e proprio strappo tra le regioni del Paese, dividendole in territori di serie A e serie B, con una penalizzazione in particolare per le regioni del Mezzogiorno, tra queste l’Abruzzo. Per questo abbiamo fatto una grande battaglia in Parlamento e proseguiremo la nostra lotta in tutte le piazze d’Italia per un referendum abrogativo di una legge che sfascia il paese e che deve essere tolta di mezzo”. Marinelli ha poi affermato che “osservando le contraddizioni emerse nel centrodestra e ascoltando la sensibilità delle cittadine e dei cittadini, sono convinto che ci siano tutte le condizioni per respingere questo disegno. Ho anche notato le perplessità che hanno palesato alcuni governatori di centrodestra nel merito del provvedimento, perplessità che invece non ha mostrato di avere il presidente Marsilio, che si è limitato a battere i tacchi davanti al diktat della Meloni. Noi lo sfidiamo a firmare con noi per vedere bocciata questa norma scriteriata”.
Alessandro Alfieri ha esordito sottolineando che “l’autonomia differenziata crea un sistema ad arlecchino con 20 regolamenti diversi e questo preoccupa non solo le regioni del Mezzogiorno ma anche le imprese di qualsiasi territorio. Si complica la burocrazia e si sottrae competitività; dunque non è soltanto un problema del Sud”. Per il senatore dem “è chiaro lo scambio sotteso a queste due leggi: la Lega, in crisi di consensi, rispolvera il vecchio tema dell’autonomia differenziata per barattarlo con il premierato voluto dalla Meloni, e tutto questo si gioca sulla pelle del Paese. In realtà è una secessione mascherata: salta il principio di perequazione e di condivisione di alcune funzioni fondamentali, poiché lo Stato avrà meno soldi per affrontare alcune tematiche in quelle regioni che non sono oggetto di differenziazione”.
Queste considerazioni – prosegue Alfieri – hanno indotto il PD “a perseguire la strada dei referendum, mediante la richiesta di cinque Consigli regionali e delle cittadine e dei cittadini. Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, pur essendo di centrodestra, ha alzato la voce e noi gli chiederemo di firmare il referendum. Lo chiediamo anche al presidente della Regione Abruzzo per capire da che parte sta: lo sfidiamo a
firmare per vedere se fa prevalere l’appartenenza partitica o l’interesse dei cittadini che
amministra”.