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Scoperto canile degli orrori dai carabinieri forestali

Il bilancio dei controlli nel 2024

lOCATELLI

Nell’ambito delle attività istituzionali proprie del comando carabinieri Tutela Forestale e Parchi – in seno alla grande Unità Forestale Ambientale ed Agroalimentare dell’Arma dei carabinieri – il comando regione carabinieri Forestali “Abruzzo e Molise”, con i 100 Nuclei Forestali/Parco dipendenti presenti capillarmente sul territorio, ha eseguito 118.000 controlli dai quali sono scaturite quasi 986 denunce e sanzioni amministrative per oltre un milione e mezzo di euro.

La tutela del territorio ha rappresentato l’attività principale dei Reparti dipendenti. I controlli, considerando anche le criticità rappresentate dalla PSA, hanno interessato in particola la vigilanza ambientale e rinvenimento delle carcasse animali oltre che il pascolo e le utilizzazioni boschive. Il maggior numero di reati è stato perseguito a seguito di violazioni alle norme per l’attività urbanistico-edilizia, per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale e per la polizia fluviale. La maggior parte delle sanzioni amministrative comminate ha riguardato la violazione alle norme sul pascolo (43%) e sulle utilizzazioni boschive (35%). In tale ambito risulta il maggior numero di persone denunciate (n. 326 – pari al 33% del totale) nonché una incidenza percentuale pari al 24% rispetto al totale dei reati perseguiti. L’attività posta in essere dai Nuclei dipendenti a tutela del territorio ha portato all’accertamento del maggior numero in assoluto anche di violazioni amministrative (n. 830 – pari al 32% del totale delle sanzioni comminate).

Per la tutela della fauna e della flora l’attività è stata dedicata alla prevenzione ed al contrasto dei fenomeni di illegalità che interessano, per la tutela della fauna, il maltrattamento animali, la tutela degli animali d’affezione ed il randagismo oltre che il prelievo venatorio. Per quanto afferisce la tutela della flora l’attività è stata orientata prevalentemente alla prevenzione/repressione degli illeciti in materia di circolazione fuoristrada nonché ricerca e raccolta di funghi epigei e tartufi.

In tale ambito si segnala il deferimento per disturbo alla fauna selvatica protetta, ai sensi della Legge n. 394/91, di un soggetto intento all’utilizzo di una pistola scacciacani priva del tappo rosso inamovibile con sparo di colpi a salve all’interno di area Parco Nazionale, in violazione delle norme del TULPS sulla marcatura delle armi comuni da sparo. 

Altra operazione ha portato alla denuncia di un soggetto per il reato di maltrattamento: a seguito di controllo effettuato, congiuntamente a veterinari, presso una struttura privata di ricovero cani, i carabinieri forestali hanno accertato la detenzione di 26 cani, in evidenti condizioni di incompatibilità con gli essenziali standard di benessere degli animali. I cani, di cui solo 7 provvisti di microchip, erano detenuti in strutture inadeguate, in parte occultate dalla vegetazione, in angusti ricoveri assolati e privi di ripari dalle avversità atmosferiche, alcuni legati a catene molto corte (meno di 150 cm), in precarie condizioni igieniche, con scarsità di cibo e di acqua, sia da poter bere che per le normali funzioni igienico-sanitarie e di antincendio. 

Nel settore degli incendi, oltre agli innumerevoli servizi di prevenzione, i Carabinieri Forestali hanno svolto una serie di controlli che hanno portato alla redazione di n. 149 CNR ed al relativo deferimento alle competenti A.G. di 24 soggetti. Il 58% delle persone denunciate è stato ritenuto responsabile di incendi boschivi colposi. Rispetto all’anno 2023 nel settore si è rilevato un aumento dei reati perseguiti (+15%) oltre che delle persone denunciate (+50%). A seguito dei servizi di prevenzione A.I.B e dei controlli tesi alla difesa dei boschi dagli incendi sono state comminate n. 86 sanzioni amministrative per un importo di circa 70.000 euro.

Si segnalano, ad esempio, la denuncia di un soggetto titolare di un’attività ricettiva che ha causato un incendio boschivo che ha interessato un terreno boscato di circa 3.000 mq a ridosso della linea Ferroviaria “Adriatica”, creando ritardi per i treni in transito e pericolo per le autovetture e le abitazioni presenti nella zona ovvero la denuncia di altro soggetto colpevole di aver causato un incendio di un bosco misto di latifoglie e incolto, che ha interessato una superficie di circa 7 Ha, scaturito dalla mancanza di precauzioni nell’impiego di mezzo meccanico a motore, la cui marmitta rovente, a contatto con l’erba secca, innescava l’evento in argomento. 

Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi ha riguardato prevalentemente le attività di gestione dei rifiuti e dei siti inquinati (Direttiva 2008/98/CE); le discariche (Direttiva 99/31/CE); le norme riguardanti i sottoprodotti di origine animale, i rifiuti sanitari, radioattivi, gli olii usati e le pile/batterie al piombo. Il maggior numero di reati in assoluto (n.310 – pari al 26% dei reati totali) risulta perseguito in questo settore che ha fatto registrare anche una incidenza percentuale prossima al 30% (rapportata al totale delle persone denunciate) per quanto riguarda i soggetti deferiti alle competenti A.G. 

Una rilevante parte dell’attività svolta nel settore inquinamenti ha riguardato l’inquinamento idrico con il 68% dei controlli, il 45% dei reati perseguiti ed il 44% degli illeciti amministrativi accertati. La restante attività è stata orientata verso la verifica della corretta utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi di frantoi oleari oltre che nel campo dell’inquinamento atmosferico.

Si segnala, in tale ambito, la conclusione di indagini iniziate nell’agosto 2023, a seguito di analisi effettuate, che avevano evidenziato un notevole superamento dei limiti del parametro di Escherichia coli. Completati gli accertamenti, unitamente al personale ARTA Abruzzo, è stata individuata, all’interno dell’impianto di trattamento dei reflui industriali di uno stabilimento, la presenza di un By-pass attraverso il quale venivano convogliate tutte le acque di scarico prodotte, senza subire alcun trattamento per poi essere immesse nel corpo idrico recettore del Fiume Turano, dando così luogo ad uno scarico non autorizzato. Pertanto si è proceduto a deferire all’A.G.  il rappresentante legale e amministratore delegato pro tempore di un’impresa iscritta alla C.C.I.A.A. per attività di produzione industriale di salumi di ogni tipo e commercializzazione sui mercati nazionali ed esteri.

Il comandante della Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”, generale di Brigata Giampiero Costantini – fa sapere che “nel 2024 l’attività di controllo delle articolazioni territoriali dipendenti è proseguita con l’obiettivo prioritario di prevenire e, laddove non possibile, reprimere gli illeciti ambientali, agroalimentari e forestali. La presenza dei Carabinieri Forestali sul territorio aumenta la consapevolezza nei cittadini riguardo l’importanza della tutela ambientale, favorendo un maggiore rispetto delle norme e un comportamento più responsabile nei confronti dell’ecosistema. Inoltre, nella Regione Abruzzo, in virtù di quanto stabilito dagli accordi convenzionali e di programma, sono state condotte mirate campagne sulla filiera dei rifiuti, sull’attività estrattiva, sulla qualità delle acque e del demanio idrico (fiumi), sui tratturi”.

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