Concessioni demaniali: le gare sono necessarie e inevitabili
Conferenza stampa di Luciano D'Alfonso
Le gare sono necessarie e non evitabili. La proroga non è possibile: non è la soluzione che consente campo strategico e tempo lungo alla gestione degli stabilimenti balneari.
Serve aderire alla legislazione italiana ed europea nonché alla giurisprudenza di secondo grado che è precisissima, in particolare la sentenza del Consiglio di Stato firmata da Patroni Griffi nel 2021, che invita a tenere
le gare: a pagina 47 si stabilisce chiaramente che le attività risalenti dei gestori delle concessioni
possono trovare valore nelle regole di gara.
“E allora perché aspettare anni in attesa dell’arrivo di una soluzione miracolistica che allo stato non è possibile? Ci vogliono 60 giorni per chiudere questo capitolo”, sottolinea il parlamentare Luciano D’Alfonso, che sul tema ha tenuto una conferenza stampa.
“La sentenza del 30 aprile scorso precisa che sono gli enti locali a guidare la partita. Essi possono stabilire le regole di gara, tenendo conto del valore delle gestioni precedenti, e inserendo punteggi dedicati ai progetti effettuati sulla sostenibilità e sulla protezione civile. Le gare possono essere fatte rispettando il principio della par condicio ma anche della coesione territoriale, e ci sono almeno mille funzionari in Abruzzo capaci di gestire questi appalti.
C’è anche la direttiva 2014-89-UE che incoraggia la tutela condivisa e partecipata dello spazio marittimo corrispondente alla terraferma delle nostre spiagge. Dunque le norme ci sono, ora non si deve sbadigliare, non si deve ingannare e non si deve perdere tempo. Gli operatori economici hanno bisogno della fiducia del sistema bancario. Io sono a disposizione anche per scrivere il bando di gara, anche per togliere la polvere che si è creata su questo dossier che riguarda i nostri operatori del turismo e dell’economia del mare”.