Concessioni demaniali: servono provvedimenti ad hoc per strutture ricettive
La posizione di Federalberghi e Faita all'indomani del provvedimento governativo
Federalberghi e Faita Federcamping rivolgono estrema attenzione al provvedimento sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative e sportive, che è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Alberghi, campeggi e villaggi, oltre a condividere le esigenze comuni alla generalità degli stabilimenti balneari, hanno caratteristiche particolari, che reclamano un’attenzione specifica.
La concessione costituisce infatti parte essenziale e determinante dell’offerta erogata da quelle imprese turistico ricettive che mettono a disposizione degli ospiti in un unico pacchetto i servizi ricettivi e la spiaggia attrezzata.
L’integrazione è tale che gli ospiti non utilizzerebbero i servizi ricettivi se non fossero disponibili anche i servizi di spiaggia.
Pertanto, se tali imprese venissero private della concessione subirebbero una mutilazione doppia, che non potrebbe essere compensata dall’assegnazione di una nuova area in altra posizione, magari distante dalla struttura ricettiva.
“In questo scenario, l’estensione fino al settembre 2027 della validità delle attuali concessioni demaniali, pur essendo apprezzabile poiché apre una finestra temporale utilizzabile per ricercare le soluzioni più opportune, non è di per sé sufficiente a risolvere i problemi sul tappeto”, sottolineano Giammarco Giovannelli per Federalberghi e Giuseppe Delli Compagni per Faita Federcamping.
Federalberghi e Faita Federcamping, in attesa di riunire i propri organi per una valutazione puntuale dei contenuti del decreto-legge, chiedono sin d’ora che il Parlamento ne migliori il contenuto, definendo delle misure ad hoc per le strutture turistico ricettive, come già fatto dal legislatore greco, nel pieno rispetto del diritto dell’Unione Europea.