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Copertura del disavanzo sanitario: c’è l’ok del consiglio regionale

Nel corso della seduta urgente di oggi pomeriggio, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il progetto di legge per “la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023”.

 

Il provvedimento prevede l‘istituzione di un nuovo capitolo sul bilancio 2024 per la somma di euro 68.593.330. La Giunta regionale propone di utilizzare gli incassi 2024 delle imposte regionali IRAP e IRPEF per un valore di 35.644.029 euro; la restante parte della somma deriva da economie generate dall’avanzo di amministrazione del rendiconto 2022 (13.997.124 euro) e da quote ricavate da trasferimenti da vari capitoli del bilancio dedicati alla sanità (18.952.175 euro).

La legge, inoltre, stabilisce l’obbligo, da parte delle singole Aziende sanitarie locali, di predisporre piani di razionalizzazione delle risorse disponibili al fine di garantire l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità dei servizi sanitari offerti. I piani dovranno essere trasmessi al Dipartimento Salute della Regione Abruzzo entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge. In caso di mancata approvazione del piano da parte del Dipartimento, la Asl dovrà apportare le modifiche richieste e ripresentarlo entro 30 giorni dalla comunicazione dell’esito negativo dell’istruttoria. I piani devono altresì essere trasmessi alle Commissioni I e V del Consiglio regionale, che previa illustrazione dei contenuti e della sostenibilità da parte del Dipartimento Salute, esprimono parere obbligatorio e vincolante, entro i 15 giorni successivi, ai fini dell’approvazione da parte della Giunta.

L’Aula, inoltre, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, condiviso da tutti i Gruppi, che in riferimento all’articolo 2 della legge, recita: “Il Consiglio regionale ritiene che in caso di mancata approvazione di un piano di razionalizzazione di una Asl, questa è tenuta a ripresentarlo entro 15 giorni dalla comunicazione del diniego. In caso di mancata trasmissione delle modifiche, il Dipartimento provvederà a diffidare il Direttore inadempiente affinché proceda entro 10 giorni. Qualora il Direttore generale non provveda, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Salute, potrà disporre la nomina di un Commissario ad acta, sentite le Commissioni I e V del Consiglio regionale”.

La discussione sul progetto di legge regionale recante: “Modifiche alle leggi regionali 58/2023, 59/2023, 1/2024, 4/2024, 5/2024, 6/2024, 7/2024 in attuazione del principio di leale collaborazione e ulteriori disposizioni” è stata rinviata alla prossima seduta.

M5S. “La volontà, da parte di questo governo regionale, di andare contro il parere negativo dei revisori dei conti in merito al piano di rifinanziamento del disavanzo sanitario, appare tanto azzardata quanto frutto di una totale mancanza di responsabilità sul piano politico. Cercare di coprire questo disavanzo attingendo ai fondi del TFR/TFS dei dipendenti di Regione Abruzzo testimonia, inoltre, la totale assenza di un progetto virtuoso attraverso il quale ripianare il disastro finanziario che il governo Marsilio ha generato. Una prospettiva pericolosa e allarmante sia da un punto di vista tecnico che politico. Preoccupano anche le parole del Consigliere Gatti che hanno lasciato intendere che ci saranno dei tagli lineari alla sanità abruzzese”. A dichiararlo sono Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, a margine del Consiglio Regionale che si è svolto in data odierna. L’assise, preceduta nella mattinata dalla seduta della Prima Commissione all’interno della quale si è dibattuto circa il buco di 128 milioni di euro nelle casse della Regione, ha visto una rigida opposizione da parte dei Consiglieri pentastellati.

“L’Assessore Verì insiste nel descrivere una sanità perfettamente funzionante ed efficiente al punto da non avere alcun tipo di problema ed essere presa a modello anche da altre regioni. Una narrazione di comodo, faziosa e cieca di fronte alla realtà che gli abruzzesi vivono quotidianamente e che è contraddistinta da disservizi, criticità a tutti i livelli e gravi difficoltà nel vedersi riconosciuto il diritto alle cure. Ci sono 186 milioni di euro di mobilità passiva, perdiamo oltre 40 milioni di euro di mobilità attiva, interi presidi ospedalieri stanno morendo per una serie di azioni scellerate messe in atto da questa amministrazione regionale e la Verì, bocciata alle urne dagli elettori ma promossa dai suoi capi politici, si dimena nell’elogiare le direzioni strategiche aziendali, colpevoli di gran parte di questo disastro. Non solo le applaude ma le ha addirittura riconfermate come premio per il lavoro svolto. Da parte dell’Assessore Verì e dell’Assessore Quaglieri non abbiamo sentito una sola proposta concreta sul come ripianare questa voragine finanziaria da loro stessi creata, ma solo ed esclusivamente un totale scarico di responsabilità, come se ad amministrare, negli ultimi cinque anni, ci fosse stato qualcun altro e non loro”.

“Ciò di cui si parla è un disavanzo strutturale del quale loro erano perfettamente a conoscenza già dal terzo trimestre del 2023 ma che hanno scelto di ignorare per dare priorità alla loro azione politica. Un buco che hanno tentato di giustificare con investimenti finalizzati a potenziare la sanità delle quattro provincie ma che, invece, non ha trovato alcun riscontro nella realtà, essendo i servizi drammaticamente peggiorati sul territorio laddove non direttamente spariti. Ora, nel vano tentativo di arrestare quest’emorragia di bilancio, invece di predisporre un piano strategico per il ripianamento delle casse, provano ad arginarlo ricorrendo a un’azione emergenziale come quella di attingere ai soldi dei dipendenti pubblici: una follia totale. Hanno scelto di ignorare il parere negativo dell’organo tecnico che ha esplicitamente chiarito come questa legge non abbia le gambe per camminare: andare contro questa indicazione è una responsabilità politica e una responsabilità finanziaria che questa maggioranza di centrodestra ha scelto di assumersi”.

Massimo Verrecchia. “Siamo riusciti a comporre una valida e rapida risposta, rispetto ai tempi richiesti dal Ministero, senza intaccare le aliquote sui contribuenti e senza gravare in alcun modo sui dipendenti della Regione, ma attraverso una oculata ricerca dei fondi. Un provvedimento serio, come sempre ha dimostrato di poter fare questo governo regionale, molto più adeguato rispetto a quanto predisposto da altre Regioni in disavanzo che, invece, qualche collega dell’opposizione vuole portare ad esempio”. Così, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, nel suo intervento in Aula quest’oggi, durante la discussione sulle ‘Disposizioni urgenti per la copertura del servizio sanitario regionale.

“Quello abruzzese – ha proseguito Verrecchia – è un sistema sanitario che è stato in grado di investire risorse importanti sulle principali priorità e criticità esistenti, una fra tutte la stabilizzazione di 2714 unità del personale sanitario, dopo ben 19 anni di precariato, assumendoci con responsabilità il dovere di risolvere l’annosa problematica. Misure attese e portate a compimento nonostante le enormi spese affrontate durante la pandemia continuino ad essere ancora sostenute, con aggravio per le casse pubbliche. Si sta inoltre programmando, con L’Aric – fa sapere il capogruppo FdI – una più proficua modalità di acquisto dei farmaci e dei dispositivi sanitari, ad esempio con un’unica gara, che possa garantire un maggior risparmio sui costi. Una nota di merito intendo rivolgerla all’assessore Nicoletta Verì, immeritatamente criticata. Ha finora svolto un lavoro enorme, senza sosta e senza mai far venir meno il proprio contributo e la propria esperienza, maturata sin dagli anni del governo Chiodi. Ringrazio anche le forze di opposizione per il collaborativo supporto fornito ai fini della definizione di questo provvedimento. Il governo Marsilio si è distinto per la politica del fare, sanità compresa, e non a caso gli abruzzesi hanno scelto di rinnovarlo. E’ con questo spirito che proseguiremo il nostro lavoro, certi di riuscire ad affrontare al meglio anche le più spinose problematiche”, ha concluso Verrecchia.

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