IT-alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Il sistema è attualmente in fase di sperimentazione.
Quello che riceveremo dal 26 settembre prossimo è solo un messaggio di test.
Quando il sistema sarà pienamente operativo, verrà utilizzato per avvertire la popolazione residente in una particolare zona d’Italia di un maremoto generato da un sisma; del collasso di una grande diga; di attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; di incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; di incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso) e di precipitazioni intense.
Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio “IT-alert”. Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica. Potrebbe non suonare con suoneria silenziata.
La notifica del messaggio IT-alert sui dispositivi dipende dal modello di cellulare o smartphone, dal sistema operativo e della versione installata.
Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non è necessario compiere alcuna azione. Anche nel caso in cui la voce IT-alert – presente nei vari dispositivi nella sezione avvisi di emergenza – dovesse essere disattivata, i messaggi sia durante i test sia quando il sistema sarà operativo arriveranno ugualmente sui dispositivi poiché verrà utilizzato il livello massimo di azione per l’invio.
Al fine di assegnare massima priorità al messaggio in arrivo, oltre ad ascoltare una suoneria insolita e non corrispondente a nessuna di quelle preimpostate sul telefono, quest’ultimo sospenderà il proprio funzionamento fino a quando l’utente non visualizza il messaggio.
In altre parole, quando la notifica di IT-alert arriva sul dispositivo, blocca temporaneamente tutte le altre funzionalità del cellulare. Per riportare il dispositivo alle condizioni ordinarie di utilizzo è necessario toccarlo in corrispondenza della notifica per confermare la ricezione.
Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.
Proprio per le caratteristiche di funzionamento della tecnologia cell broadcast non vi è alcun trattamento di dati personali, quindi sono infondate le preoccupazioni relative alla privacy.
Le modalità di trasmissione dei messaggi prevista dal Sistema di allerta, infatti, non comportano la conoscenza dei numeri di telefono dei terminali mobili e, conseguentemente, nemmeno dell’identità dei contraenti o utenti delle reti di comunicazione mobile cellulare.
È previsto, infatti, che il messaggio di allerta sia inviato indistintamente e contemporaneamente a tutti i dispositivi cellulari compresi in una determinata area geografica (c.d. area target), in modalità broadcast.
Pertanto, gli apparati di trasmissione di ciascun operatore potranno inviare il messaggio ai propri clienti, ma anche ai clienti di altri operatori di telefonia mobile, in modo del tutto indifferenziato, imprevedibile a priori e, comunque, non tracciabile. Il servizio Cell Broadcast, infatti, non prevede alcuna risposta di “avvenuta ricezione” da parte del dispositivo mobile dell’interessato.
Maggiori informazioni su https://www.it-alert.it/it/
Avv. Luca Iadecola
Consulente privacy, Dpo