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Abruzzo

Debiti della sanità pagati con i fondi del caro energia: la polemica

Abruzzo. “Marsilio cancella i 5 milioni che in sede di approvazione della legge finanziaria regionale e con grande fatica eravamo riusciti a fargli stanziare per sostenere famiglie e imprese contro il caro energia, per pagarci i debiti della sanità prodotti dalla sua gestione.

 

Una scelta scellerata che gli chiediamo di non fare, ritirando l’emendamento a sua firma e di Verrecchia, Capogruppo di Fratelli d’Italia, con cui il partito della Meloni richiede l’abrogazione dell’articolo 5 della legge regionale n. 6/2023. Un emendamento presentato nottetempo e di nascosto dalla sua maggioranza, dalle forze in Consiglio Regionale e dalla comunità abruzzese, che rappresenta un ulteriore schiaffo che gli abruzzesi non meritano: non solo Marsilio lascia da sole famiglie e imprese a subire il peso di rincari e inflazione, ma le costringe anche a “pagare” i debiti prodotti dalla sua sanità, che all’utenza oltre ai disavanzi cresciuti a dismisura nonostante la mole di risorse a disposizione della Regione a causa del Covid, offre liste d’attesa insostenibili, disservizi continui, tagli e costringe i pazienti a fuggire a curarsi altrove”, la denuncia dei gruppi consiliari del Pd, Legnini Presidente, Gruppo Misto e Abruzzo in Comune.

 

“Anziché supportare le famiglie e le attività economiche nella congiuntura economica e sociale più difficile di sempre, il centrodestra sceglie di sostenere le Asl, come ammette il capogruppo di Fratelli d’Italia a mezzo stampa, cercando di giustificare l’ingiustificabile! – incalzano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani – Incapaci di occuparsi della comunità, almeno quanto di gestire la sanità, la competenza più delicata della Regione: così le fasce più vulnerabili sono colpite due volte. La cancellazione delle risorse è un vero e proprio tradimento dell’impegno assunto dalla Regione in fase di approvazione della finanziaria regionale. Ma è anche la conferma dell’inefficacia dell’asse Marsilio-Meloni, che non riesce a produrre alcun tipo di vantaggio per l’Abruzzo, visto che quella posta era frutto anche di un accordo con cui il Governo riconosceva maggiori risorse proprio a questo scopo.

Alla fine di un estenuante braccio di ferro con la maggioranza, fatto di bocciature e tentativi di bypassare le nostre richieste in tal senso, eravamo riusciti a ottenere lo stanziamento dei fondi, che subito il centrodestra si era intestato con trionfalistiche dichiarazioni l’indomani dell’approvazione. Quanto fossero convinti di dover dare aiuto alla comunità lo dimostra la risolutezza con cui dopo vari tentativi per non stanziarli, ora siano determinati, di nascosto, a cancellarli senza alcuna alternativa.

Ci auguriamo che gli abruzzesi quando andranno a votare si ricordino bene di questo e di tutti gli altri gesti di mancata attenzione e sostegno da parte di Marsilio e della sua maggioranza, così bravi con la propaganda e la conquista delle poltrone, così assenti quando si tratta di lavorare per il benessere e la tutela della comunità”.

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