Emergenza fiumi: servono interventi sul Salinello FOTO
La presa di posizione del Comitato civico Val Vibrata Monti della Laga
Tortoreto. Pulizia e messa in sicurezza dei corsi d’acqua, Salinello e Vibrata, con estrema urgenza per contenere quelli che potrebbero essere gli effetti di devastanti alluvioni.
E’ uno scenario che desta particolari preoccupazioni quello che caratterizza alcuni tratti dei corsi fluviali in Val Vibrata e in maniera specifica il Salinello, soprattutto nei tratti laddove, già in precedenza, ha fatto sentire i suoi effetti Era il 2011, data dell’ultima piena significativa dal fiume che spazzò via parte del vecchio depuratore, ma più a valle creò parecchi danni a privati e aziende.
A sollevare il caso e chiedere, in maniera ufficiale alle istituzioni un interventi celere e urgente, è il Comitato civico Val Vibrata Monti della Laga (rappresentato dal presidente Domenico Di Matteo e dal vice Tito Rubini) e Adriano Cavatassi (Nuova Tortoreto) che ha effettuato anche un accurato sopralluogo in alcune zone a rischio.
“La Regione deve intervenire in tempi brevissimi”, sottolinea Domenico Di Matteo, ” le immagini, forti, che arrivano dal nord Italia e ora dalla Spagna, devono essere da monito. Il maltempo non avverte ecco, perché, è necessario programmare e realizzare, entro brevissimo tempo, la pulizia e la messa in sicurezza dei fiumi. Assessori e consiglieri di maggioranza non devono fare orecchie da mercante. Mi auguro che nulla accada, ma bisogna prevenire i rischi e farlo significa intervenire”.
Il problema appare visibile ad occhio nudo: con il Salinello che in alcuni tratti oramai è scomparso (vista anche la portata molto ridotta), coperto dalla vegetazione, anche se in prossimità dei diversi ponti stradali, si potrebbero creare dei tappi per la presenza di alberi e detriti.
Va detto che lungo la vallata del Salinello, e in modo particolare nei territori di Sant’Omero e Nereto sono presenti diversi insediamenti industriali e artigianali: piccole e grandi aziende e “la prevenzione”, aggiunga Cavatassi, “rappresenta un aspetto fondamentale, anche perché in questa zona ci sono anche tante abitazioni”.
La proposta degli invasi. Accanto alla necessità, impellente, di intervenire sui corsi d’acqua, Tito Rubini pone l’accento su una proposta utile per una serie di ragioni: la creazione di invasi lungo il tracciato dei due fiumi. “Così facendo si potrebbe creare una riserva di acqua”, chiosa Tito Rubini, ”
e potrebbero essere di supporto agli agricoltori e ai vigili del fuoco in caso di emergenza e gestire le canalizzazioni”.