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Abruzzo

Fondi per la Roma-Pescara: la nota di Salvini accende la polemica in Abruzzo

Esce dalla scadenza del 2026 del Pnrr la tratta ferroviaria Roma-Pescara

Sayonara Tortoreto

Escono dalla scadenza del 2026 del Pnrr la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’Ertms (European rail traffic management system).

 

Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania.

E’ quanto riferisce una nota del Mit diffusa alla fine della cabina di regia a Palazzo Chigi. Il Mit sottolinea che gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma. Salvini punta a ottenere altri 2 miliardi sui fondi Repower-EU.

“Il ministro Salvini conferma, oggi, ulteriormente, la certezza della realizzazione del progetto di velocizzazione della tratta Pescara-Roma, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, mettendo definitivamente la parola fine ai tentativi di tutti i detrattori del centrosinistra di mistificare la realtà dei fatti. Sono oramai mesi in cui non mancano occasione per accampare scuse, che non stanno in piedi, pur di ridimensionare il grande lavoro che il governo regionale a guida Marsilio e quello nazionale a guida Meloni stanno riuscendo a compiere – se ne facciano una ragione – rispetto a chi non ha avuto la capacità o la volontà, invece, di iniziare alcunché . Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale d’Abruzzo, Massimo Verrecchia.

Il Ministero smentisce la Regione, mettendo nero su bianco l’uscita dal PNRR e dalla scadenza 2026 dei finanziamenti per la velocizzazione linea ferroviaria Roma-Pescara.

A mettere a nudo Marsilio è lo stesso Salvini, che toglie le risorse e nulla dice su tempi e sulla copertura dei progetti che restano fuori, come nulla dice la Regione.

Resta il fatto che per la Roma-Pescara servono almeno 5,6 miliardi, dove verranno reperite tutte le risorse e con quali tempi?” così il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci.

“Continua la politica della doppia verità che Marsilio ha adottato per tutti i quasi cinque anni del suo mandato alla guida della Regione è svelato dal Governo amico – incalza l’esponente Pd – . Agli atti abbiamo: da una parte la propaganda e le conferenze con cui Marsilio sta affannosamente cercando di recuperare il tempo perduto nei suoi 5 anni di governo e dall’altra ci sono i fatti, che dimostrano ancora una volta che su questo asse strategico abbiamo perso tempo, impegno e opportunità, nonostante il grande lavoro portato avanti dai governi Draghi e Conte. Sono convinto che gli abruzzesi terranno conto del tanto fumo e dei pochi fatti prodotti in questi anni dal centrodestra di Marsilio, anni disseminati di inerzia e brutte figure nazionali, come in questo caso”.

M5S. Non sono passati neanche due giorni dal grande evento propagandistico del Presidente Marsilio ad Avezzano, per parlare della velocizzazione della tratta Roma Pescara, che abbiamo appreso la notizia che la stessa tratta non sarà più finanziata dal PNRR. Il centrodestra cala la maschera e toglie all’Abruzzo circa 620 milioni di euro, che insieme al Presidente Conte avevamo fatto stanziare per la realizzazione dell’opera, per destinarli a vantaggio di altre regioni. Marsilio ha dimostrato ancora una volta di essere il luogotenente della Meloni in Abruzzo, piuttosto che un Presidente che ha come priorità quella di difendere gli interessi del territorio e di chi lo abita” ad affermarlo sono la Senatrice Gabriella Di Girolamo e il Consigliere regionale Giorgio Fedele, che continuano “Oggi, infatti, si verifica quanto da tempo stiamo denunciando, ovvero che non c’è nessun tecnicismo dietro lo scippo dei fondi del PNRR per la velocizzazione, ma un’inaccettabile scelta politica attuata del Governo Meloni. Una scelta che il Presidente Marsilio vorrebbe far digerire di forza agli abruzzesi attraverso lo strumento della propaganda. Il Presidente di Regione – continuano Di Girolamo e Fedele – è venuto ad Avezzano con il Viceministro, il Commissario Macello e i vertici di RFI, e non ci ha dato né tempistiche né certezze sulle coperture. Tutto faceva pensare a un incontro più di facciata che di sostanza e infatti oggi viene fuori la notizia che quei fondi in Abruzzo non arriveranno!

La Roma-Pescara rappresenta un obiettivo strategico nazionale, condiviso dal ministero con la Regione Abruzzo. Rete Ferroviaria Italiana, Italferr e ministero dei Trasporti hanno scelto da tempo di investire su questa
importante infrastruttura, tanto che sono stati pubblicati i primi bandi relativi ai lotti iniziali. Non c’e’ alcuna rinuncia del governo al progetto di velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara”. Lo afferma il viceministro di Fratelli d’Italia ai Trasporti, Galeazzo Bignami.

“Non e’ una sorpresa la notizia che i primi due lotti non troveranno copertura con i fondi Pnrr;
lo si sapeva da tempo che quest’opera aveva accumulato ritardi nella procedura autorizzatoria non sicuramente imputabili a questo governo – sottolinea -. Per questo Rfi non poteva garantire al governo il completamento entro il 2026. Lo abbiamo ribadito non piu’ tardi di lunedi’ scorso all’incontro pubblico ad Avezzano e quindi non vedo alcuna novita’ a riguardo. Le fonti di finanziamento saranno altre perche l’opera ferroviaria continua ovviamente ad essere tra le priorita’ del sistema infrastrutturale nazionale”.

 

La Roma-Pescara è confermata ma riceverà finanziamenti alternativi ai fondi Pnrr. Lo sottolineano fonti del Mit in una nota dopo l’annuncio dell’uscita del progetto da quelli finanziati con le risorse del piano. “Nella sostanza, quindi, per i cittadini che attendono l’opera non ci saranno cambiamenti. – afferma il ministero – La scelta di rimodulare i finanziamenti è figlia della situazione ereditata dall’attuale governo, in carica da circa nove mesi. In particolare: gli interventi della Roma-Pescara lotti 1 e 2 Scafa-Manoppello e Manoppello-Interporto stanno risentendo del ritardo dell’iter che doveva concludersi entro giugno 2022 con avvio gara ad agosto 2022 e aggiudicazione a febbraio 2023. Si ricorda che l’attuale governo è in carica dall’ottobre 2022. La proposta di rimodulazione dei finanziamenti Pnrr ha tenuto conto di quanto sopra in via cautelativa”, sottolinea ancora il Mit. (

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