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Abruzzo

Incendi, nel 2023 sedici piromani denunciati, uno nel Teramano VIDEO

I consigli per le corrette pratiche

Sayonara Tortoreto

Con l’inizio della campagna AIB (Anti Incendio Boschivo) partita lo scorso 8 luglio, i carabinieri forestali in servizio in Abruzzo e Molise hanno dato il via a servizi straordinari di prevenzione e repressione degli incendi boschivi tramite il potenziamento del servizio di monitoraggio ambientale e l’impiego di militari specializzati nella repertazione e nell’applicazione del Metodo delle Evidenze Fisiche, con cui è possibile ricostruire l’evoluzione di un incendio boschivo, individuandone il punto di insorgenza e la causa scatenante.

Ogni anno decine di migliaia di ettari di bosco bruciano a causa di incendi sovente dovuti a incuria o disattenzione e talvolta dolosi, con conseguenze gravissime in termini di avvio dei processi erosivi del suolo e aumento dell’instabilità dei versanti interessati, di distruzione di habitat, di perdita di biodiversità animale e vegetale e di accrescimento delle emissioni di gas a effetto serra (principalmente anidride carbonica).

Per questi motivi sono importanti le campagne di comunicazione in cui i carabinieri forestali sono impegnati per sensibilizzare i cittadini e far conoscere divieti e limitazioni da osservare nonché norme di buon comportamento da tenere sia nei boschi sia nella applicazione delle corrette pratiche agrosilvopastorali: non accendere fuochi nel bosco, non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, non parcheggiare l’auto su terreni a contatto con l’erba secca e non bruciare residui agricoli.

I carabinieri forestali ricordano: che chi appicca un incendio boschivo rischia una pena che va da sei a dieci anni di reclusione per l’ipotesi dolosa (incendio causato intenzionalmente) e da due a cinque anni se cagionato per colpa (incendio causato per negligenza o disattenzione); il Codice dell’ambiente prevede che attività di raggruppamento e abbruciamento di stoppie, paglia e altri residui agricoli deve avvenire in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro e che questa pratica agricola va evitata nel periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi ovvero dal 15 giugno al 15 ottobre 2024 per la regione Abruzzo e dal 17 giugno al 30 settembre 2024 per la regione Molise; di prestare la massima attenzione ai propri comportamenti nel periodo di massima pericolosità in quanto spesso l’uomo cagiona incendi nei quali il fuoco diventa incontrollabile senza intenzione, come, ad esempio, per voler ripulire un’area limitata per fare spazio a coltivazione o a bestiame.

Se si avvista un incendio telefonare al numero unico 112 o al numero di emergenza ambientale 1515.

Nel 2023 sono stati sedici i piromani denunciati, con sanzioni amministrative per oltre 73.000 euro. Una persona denunciata per il territorio forestale di Teramo, diretto dal comandante Luca Brugnola.

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