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Abruzzo

Giornalismo abruzzese in lutto per la scomparsa di Silvio Graziosi

Ha inventato la comunicazione istituzionale

Il giornalista Silvio Graziosi, all’età di 95 anni, si è spento. Graziosi per alcuni decenni ha ricoperto la carica di capo ufficio stampa del Consiglio regionale d’Abruzzo.

 

A lui si deve la legge regionale che istituì il primo ufficio stampa con l’assunzione di giornalisti inquadrati con il contratto nazionale di lavoro Fieg-Fnsi. Prima di questo incarico Graziosi aveva collaborato con il quotidiano “Il Tempo” nella redazione dell’Aquila. “Devo molto professionalmente a Silvio Graziosi”, ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta.

“Silvio è stato l’antesignano della comunicazione istituzionale. Sotto la sua guida l’ufficio stampa dell’Assemblea regionale è stato un modello imitato da altre regioni italiane. Un giornalista estremamente geloso della propria autonomia professionale e per questo rispettato e apprezzato dallo stesso mondo politico che ha raccontato con competenza ed equilibrio. Con profondo cordoglio esprimo le condoglianze dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo al figlio, Giancarlo, collega giornalista, e ai suoi familiari.

“Con Silvio Graziosi scompare un giornalista che fa parte della storia della Regione Abruzzo. Lui è stato l’artefice della legge regionale che ha consentito, primi in Italia, di assumere con contratto giornalistico nell’ufficio stampa del consiglio regionale. A nome personale e dell’intera giunta porgo alla sua famiglia le più sentite condoglianze”. Lo ha dichiarato il presidente Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Silvio Graziosi, decano dei giornalisti istituzionali della Regione Abruzzo e primo capo ufficio stampa del Consiglio. Graziosi fu il promotore della legge regionale che diede vita al servizio stampa dell’Assemblea Legislativa, prevedendo l’assunzione di giornalisti professionisti. Prima di questo incarico aveva collaborato con il quotidiano “Il Tempo” nella redazione dell’Aquila. L’attuale agenzia stampa del Consiglio regionale, Acra, insieme alla testata “Abruzzo Notizie”, furono fondate durante la sua gestione e sono a tutt’oggi operative. Alle condoglianze si unisce l’attuale responsabile dell’ufficio stampa, Nunzio Maria De Luca, e il personale giornalistico e amministrativo del servizio.

 

È stato un maestro per molti giornalisti, Silvio Graziosi, capo dell’Ufficio Stampa e Pubbliche relazioni del Consiglio regionale dell’Abruzzo. Senza dubbio uno dei protagonisti della nascita, nel 1970, delle Regioni insieme ad altri ‘coraggiosi”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, alla notizia della scomparsa del giornalista.
“Proprio della Regione, ha raccontato i primi passi, ma anche i momenti più complessi e dolorosi. Silvio Graziosi è stato il primo giornalista politico-istituzionale abruzzese, in quegli anni Settanta che videro anche la nascita dell’emittenza privata che lui individuò subito come un ottimo canale comunicazionale per la divulgazione dell’attività istituzionale. Si deve a lui e a Guido Polidoro la nascita del Gruppo stampa regionale che raggruppava i giornalisti delle varie testate che seguivano l’attività del Consiglio regionale e della Regione. Ci mancheranno la sua ironia, il suo sorriso, la sua disponibilità, la sua professionalità, la sua amicizia. Ai suoi cari, giunga il cordoglio della Municipalità aquilana e mio personale”, conclude Biondi.
Profondo cordoglio del Sindacato Giornalisti Abruzzesi per la scomparsa, all’età di 95 anni, del collega Silvio Graziosi, storico dirigente dell’ufficio stampa regionale.
“Unanimemente apprezzato per competenza, equilibrio ed autonomia nell’attività professionale, iniziata come collaboratore della redazione aquilana de “il Tempo”, Silvio Graziosi è stato esempio di corretta comunicazione istituzionale – sottolinea nel ricordarlo con gratitudine e affetto, il segretario Sga Ezio Cerasi – nonché ispiratore della legge istitutiva dell’ufficio stampa regionale, divenuto testo pilota per tante altre amministrazioni, e che prevedeva l’applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg”.
Al figlio Giancarlo, anch’egli giornalista, e ai familiari tutti, le più sentite condoglianze del Sindacato dei Giornalisti.

 

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