La seduta del Consiglio regionale si è aperta con la Celebrazione della “Giornata del Ricordo” (10 febbraio), in memoria delle vittime delle foibe e della “Giornata della Memoria” che si è tenuta il 27 gennaio scorso.
Nel suo intervento, il presidente Lorenzo Sospiri ha ribadito come le “Istituzioni abbiano il dovere di raccontare con l’obiettivo di evitare che la follia rappresenta dalla Shoah non riprenda mai più forma e identità. Il giorno del ricordo – ha aggiunto Sospiri – è dedicato alle oltre 11 mila vittime, uomini, donne e ragazzi, che furono uccisi solo perché Italiani. Le Foibe sono cicatrici della nostra anima che per troppo tempo sono state dimenticate. Per questo, il Consiglio regionale ha il dovere e la volontà di ricordare”.
“Le vittime dell’Olocausto e delle Foibe sono accomunate dalla gravità dei fatti e dalla inconsapevolezza di chi li ha vissuti ha aggiunto il consigliere del Patto per l’Abruzzo, Luciano D’Amico che ha dichiarato: “Se vogliamo onorare le vittime dobbiamo impegnarci per fare in modo che, questi tempi più miti, non si verifichino le discriminazioni che hanno condotto a quei drammi. Dobbiamo impegnarci tutti per dare piena attuazione a quello che è il migliore anticorpo a nostra disposizione e troviamo nell’articolo 2 della Costituzione che mette al centro la persona alla quale sono riconosciuti diritti inviolabili e i doveri inderogabili di solidarietà.
“Non bisogna avere paura di confrontarsi con il passato” ha sostenuto il capogruppo di Forza Italia Emiliano Di Matteo. “Il nostro continente è coinvolto da una tragedia che dura da 3 anni con il popolo ucraino vittima di una sorta di diaspora. C’è purtroppo anche la tragedia quotidiana che colpisce il Medio Oriente. In questo scenario – ha rimarcato Di Matteo – in virtù di una storia multiforme come la nostra, che ha vissuto la gloria ma anche la profonda vergogna delle leggi razziali, sono convinto che il nostro Paese oggi possa ricoprire il ruolo di ambasciatore di Pace nel mondo. Infatti, i nostri rappresentanti impegnati in tante missioni si contraddistinguono sempre per il loro spiccato lato umano”.