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Abruzzo

Indennità oraria sospesa a medici 118, la Uil Fpl chiede intervento Regione

Il sindacato scrive a Marsilio e Verì

lOCATELLI

“A seguito della sospensione del pagamento dell’indennità oraria percepita dai medici del 118 da parte delle quattro Asl abruzzesi, siamo a sollecitare un intervento da parte dell’amministrazione regionale per trovare, in tempi congrui, soluzioni alternative e riprendere ad erogare quanto dovuto ai medici che operano all’interno del servizio di Emergenza Territoriale 118”.

A chiederlo la Uil Fpl con il segretario Massimiliano Bravo.

“Nel corso degli anni la figura del medico del 118 è stata più volte bistrattata ed ha sempre dovuto rincorrere diritti riconosciuti ai colleghi dipendenti del SSN in virtù di CC.CC.NN.LL. diversi. Durante il periodo della pandemia, si è reso necessario l’intervento della dott.ssa Verì, assessore alla Sanità, per permettere l’erogazione degli incentivi Covid anche ai medici del 118. Sempre per l’appartenenza a diversi Contratti collettivi, ai medici del 118, pur lavorando su turni da 12 ore, non viene riconosciuta la fruizione del buono pasto, al contrario dei colleghi del SSN che lavorano anche su turni di 6 ore e 20 minuti”.

“Oggi apprendiamo dell’interruzione nella corresponsione in busta paga dell’indennità di circa 850 euro. Senza soffermarsi sulla correttezza delle motivazioni giuridiche che hanno portato alla sospensione riteniamo doveroso sottolineare l’esiguo numero rimasto in servizio del personale medico e che tali decisioni incentivano la migrazione verso altre attività sanitarie. I medici del 118 meritano il riconoscimento dell’impegno messo nell’eseguire il proprio lavoro ed il rispetto dovuto a chi tutela la salute delle persone. Sollecitiamo un intervento dell’Amministrazione per esaminare tutte le possibili strade da percorrere per restituire dignità ai medici del 118”.

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