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La nuova rete ospedaliera in Abruzzo: il documento approvato in consiglio

Tutte le novità previste in campo sanitario

Sayonara Tortoreto

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti in Aula il progetto di legge “Reingegnerizzazione della governance sanitaria – rete ospedaliera”.

Nel documento sono inseriti: la programmazione dei posti letto, la classificazione degli ospedali, la rete per l’emergenza – urgenza, le reti tempo – dipendenti, la rete per la neonatologia e i punti nascita, le reti per patologia, la rete di terapia del dolore, la rete dell’emergenza-urgenza territoriale, la continuità ospedale- territorio, l’ospedalità privata ed infine un focus per i presidi ospedalieri in deroga o riqualificati.

Tra i punti principali della nuova programmazione è prevista la seguente classificazione dei Presidi Ospedalieri: 8 Presidi Ospedalieri di I livello: PO dell’Aquila, PO di Avezzano, PO di Sulmona, PO di Chieti, PO di Lanciano, PO di Vasto, PO di Pescara, PO di Teramo. 6 Presidi Ospedalieri di base: PO di Ortona, PO di Popoli, PO di Penne, PO di Atri, PO di Giulianova e PO di S. Omero. 2 Presidi Ospedalieri in zone particolarmente disagiate, sede di Pronto Soccorso: PO di Castel di Sangro, PO di Atessa. Qualifica di DEA di II livello nell’ambito delle Reti tempo-dipendenti: San Salvatore dell’Aquila (Rete Stroke Rete Politrauma/Trauma maggiore); SS. Annunziata di Chieti (Rete Emergenze Cardiologiche); Spirito Santo di Pescara (Rete Stroke Rete Politrauma/Trauma maggiore); Mazzini di Teramo (Rete Emergenze Cardiologiche). Attualmente, le discipline più complesse che caratterizzano il DEA di II livello (così come declinate nel DM 70/2015) non sono allocate, nella loro totalità, in un unico Presidio Ospedaliero. La Regione intende pertanto programmare una serie di azioni volte all’individuazione di strutture che rispettino i requisiti previsti dal DM 70 per i DEA di II livello. Previsto quindi un cronoprogramma per l’individuazione che dovrà concludersi a 36 mesi dall’approvazione del documento. Sono identificate due Centrali operative 118, di cui una localizzata nell’Ospedale Civile S.Salvatore dell’Aquila e l’altra nell’area metropolitana Chieti-Pescara.

Precedentemente è stato approvato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Febbo, Verrecchia, D’Incecco, Montepara, D’Addazio, Cipolletti del vicepresidente Santangelo, del presidente Sospiri, del sottosegretario D’Annuntiis e dell’assessore Quaglieri. Il documento impegna il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta nel suo complesso a disporre, nell’ambito degli interventi applicativi, nel rispetto dei bacini di utenza previsti dal DM70/2015 e nel rispetto degli standard del numero dei posti letto per acuti (2.97 per mille ab.), dopo l’approvazione definitiva della rete ospedaliera da parte del Consiglio regionale, a farsi parte attiva presso il Ministro della Salute per chiedere la modifica del D.M. 2 aprile 2015, n. 70, affinché sia adeguato tenendo conto delle caratteristiche orografiche e sociali di territori fragili, come quelli presenti in gran parte nella Regione Abruzzo; migliorare alcuni percorsi specialistici al fine di valorizzare al meglio i presidi ospedalieri minori (Spoke); valutare l’opportunità, nei successivi atti aziendali e di Giunta attuativi della Rete, di mantenere attivi i posti letto ospedalieri presso lo Stabilimento di Guardiagrele; reinserire Chirurgia Generale dei Trapianti a vocazione DU con codice Chirurgia Nefrologia in sostituzione della costituenda UOC di Nefrologia dei Trapianti (Codice Disciplina); prevedere, in virtù della riapertura della Scuola di Specializzazione in Pediatria a L’Aquila, il potenziamento della struttura di Pediatria rendendola complessa in analogia alla Clinica Pediatrica dell’Università di Chieti; potenziare la disciplina di radioterapia oncologica del Presidio Ospedaliero di Pescara al pari degli altri presidi Hub; prevedere l’accorpamento dell’Unità complessa di Rianimazione e Anestesia dell’Ospedale SS. Annunziata di Chieti, come già fatto per l’Aquila; potenziare, presso l’Ospedale Mazzini di Teramo, l’Unità complessa Vascolare e Interventistica e ivi prevedere una UOS di terapia intensiva neonatale; accorpare la Terapia del Dolore a Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale dell’Aquila così come già previsto nel nosocomio di Avezzano e Sulmona; prevedere UOC presso il nosocomio di Tagliacozzo per la Riabilitazione Cardiologia; unificare l’Ospedale di Avezzano e gli stabilimenti di Tagliacozzo e Pescina in una entità denominata “Ospedale dei Marsi” fermo restando che non viene modificata la rete Ospedaliera con i servizi, le strutture e le unità operative già previste; potenziare il Centro regionale di Diabetologia pediatrica e prevenzione delle patologie cardio-metaboliche, presso l’Ospedale SS. Annunziata di Chieti; dare continuità al servizio di emodinamica presso il presidio ospedaliero di Avezzano a servizio del territori Marsicano, Peligno e dell’alto Sangro e ciò al fine di garantire i giusti tempi di intervento per le patologie trattate, per le cosiddette patologie “tempo dipendenti”; inserire tutte le attività inerenti il paziente affetto da patologia renale cronica, in tutti i setting assistenziali previsti dai Pdta (ricoverati e domiciliati), nelle linee guida emanate dalla Regione per la redazione degli atti aziendali.

Il Consiglio ha preso atto della relazione annuale della Commissione di Vigilanza.

Votata all’unanimità la risoluzione urgente in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali del call center Tecnocall dell’Aquila sottoscritto dai consiglieri Pietrucci, Verrecchia e del vicepresidente Santangelo. La risoluzione impegna il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio regionale a farsi portavoce, attraverso l’interessamento del governo nazionale, di soluzioni normative che garantiscano la continuità lavorativa del personale impiegato addetto all’attuale servizio di contact center all’interno dell’azienda e a utilizzare ogni strumento idoneo al fine di ripristinare l’art 36 ter del decreto legge 4 maggio 2023 n.48 convertito con legge 3 luglio 2023, n.85 (proroga dei termini in materia di lavoro agile).

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