L’Abruzzo protagonista a Slow Wine Fair 2025
48 espositori presenti a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio
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L’Abruzzo è spesso descritto come un territorio dal carattere duale, che unisce l’anima montanara a quella marittima.
La sua diversità geografica si riflette in una tradizione vinicola altrettanto variegata e affascinante, che si fonda su due vitigni autoctoni di grande pregio e sulla classica triade Trebbiano, Montepulciano e Cerasuolo d’Abruzzo, cuore pulsante dell’enologia abruzzese, che si esprime in numerosi stili e interpretazioni, capaci di soddisfare ogni palato e portafoglio. L’Abruzzo del vino è una realtà complessa e stratificata, dove convivono grandi cooperative con una lunga storia alle spalle, tenute di medie dimensioni che hanno contribuito a portare il nome della regione nel mondo, e piccole aziende agricole che rappresentano il nuovo fermento creativo del territorio.
Queste ultime, in particolare, si distinguono per un approccio spesso radicale e sperimentale, sposando pratiche di coltivazione biologica e biodinamica, in linea con una crescente sensibilità verso la sostenibilità. Queste ultime due stagioni hanno lasciato pochi dubbi su quale sia la principale sfida da affrontare in futuro: il cambiamento climatico. L’annata 2023 è stata segnata da condizioni climatiche difficili, con piogge incessanti tra maggio e giugno che hanno messo a dura prova i vigneti, specialmente nel Chietino, causando perdite significative a causa della peronospora, con danni che hanno toccato anche l’80 per cento del raccolto. L’annata 2024, al contrario, ha visto un ritorno a una condizione di siccità e stress idrico ormai perenne. La mancanza d’acqua sembra la vera preoccupazione, e non solo per l’Abruzzo. Per contrastare le temperature medie sempre più elevate è chiaro il trend di cercare nuove posizioni in altura, esposizioni più fresche, o in alternativa modificare la gestione del verde, con le rese o in vendemmie scalari, lavorando anche sulla tradizionale pergola abruzzese. Chi ragiona in un’ottica a lungo termine si orienta verso un approccio olistico che punta a rafforzare la vite, incrementare la biodiversità, la vitalità dei suoli e, più in generale, a stabilizzare le forze interconnesse dell’ecosistema vigna. Di certo, oggi in vigna l’imprevedibilità del clima richiede conoscenza, sensibilità, prontezza e il coraggio di correre rischi, specialmente per chi rifiuta facili scorciatoie chimiche.
Ecco la lista dei 48 espositori abruzzesi presenti a Slow Wine Fair.
Provincia di Chieti
Agricola Olivia – Casalbordino
Azienda Tilli – Casoli
Buzzarone_Vignaiolo In Castelferrato – Torrevecchia Teatina
Cantina Wilma – Chieti
Cantine Caravaggio – Rocca San Giovanni
Celenza Vini – Vasto
Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo – Ortona
Fontefico – Vasto
Giuseppe Simigliani – Ripa Teatina
Maligni – Chieti
Marchioli Wines – Casalbordino
Nododivino – Ortona
Pasetti – Francavilla Al Mare
Pesolillo Tenuta Agricola – Chieti
Rabottini Vini – Chieti
Tenute Inverso – Ortona
Zappacosta Vini – Chieti
Provincia dell’Aquila
Cataldi Madonna – Ofena
Pescara vini Di Pescara Guerino – Pratola Peligna
Provincia di Pescara
Caprera – Pietranico
Chiusa Grande – Nocciano
Cingilia – Cugnoli
Marina Palusci – Pianella
Rosarubra – Pietranico
Speranza – Rosciano
Tenuta Tre Gemme – Catignano
Vignaioli Rock – Montesilvano
Provincia di Teramo
Abbazia Di Propezzano – Morro D’Oro
Ausonia – Atri
Casachiara – Castellalto
Casal Dell’Arco – Mosciano Sant’angelo
Centorame – Casoli Di Altri
Ciccone – Bisenti
Di Ubaldo – Sant’Egidio Alla Vibrata
Fattoria Nicodemi – Notaresco
Hadrianum – Atri
Maurizi – Controguerra
Monti – Controguerra
Podere San Biagio – Controguerra
San Lorenzo Vini – Castilenti
Santone Vini – Notaresco
Tenuta I Fauri – Ari
Tenuta Terraviva – Tortoreto
Tenuta Trium – Notaresco
Valori – Sant’Omero
Barone Cornacchia – Torano Nuovo
Tenuta Morganti – Torano Nuovo
L’Abruzzo nella Fiera dell’Amaro d’Italia
A Slow Wine Fair l’Abruzzo è rappresentato anche nella Fiera dell’Amaro d’Italia, organizzata in collaborazione con Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia. La quinta edizione torna a BolognaFiere con tante novità, come l’area dedicata agli spirits, e 26 realtà da 13 regioni italiane, selezionate secondo precisi criteri, quali l’utilizzo di ingredienti locali e provenienti da coltivazioni sostenibili e di prodotti a basso impatto ambientale. Dall’Abruzzo torna Scuppoz, che a Campli (Te) dal 1982 produce liquori nel rispetto della natura e della comunità, tra cui spiccano la Genziana delle Pecore, la Ratafià e il Gin Agrumatico.
La masterclass
Il 24 febbraio alle 13.30, l’Abruzzo è rappresentato all’interno di una degustazione esclusiva di grandissimi vini selezionati dall’azienda di distribuzione Kippis. Sempre il lunedì alle 14, si svolge invece una masterclass dedicata al Cerasuolo, vino che sta diventando estremamente contemporaneo, in un’epoca in cui gli appassionati cercano prodotti meno ricchi di struttura, più beverini e gastronomici. Jonathan Gebser, vice curatore di Slow Wine e Davide Acerra, direttore del Consorzio Vini D’Abruzzo, presentano una selezione di sei etichette, tutte recensite nella guida Slow Wine, di questo vino rappresentativo della tradizione produttiva della regione.