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Abruzzo

Liste d’attesa: l’intervento del difensore civico sblocca due casi

In questi giorni alcuni cittadini si sono rivolti al Difensore civico della Regione Abruzzo per chiedere un intervento in seguito all’impossibilità di effettuare delle prestazioni sanitarie a causa della “agenda prenotazione chiusa” presso i Cup delle Asl regionali.

 

In 2 casi, in particolare, l’intervento del Difensore civico ha avuto dei riscontri positivi. “Si tratta di un tema molto sensibile e d’attualità che investe l’intera regione e non solo. Come Difensore civico della Regione Abruzzo- spiega Umberto Di Primio – nell’esercizio delle mie funzioni che, tra le altre cose, sono volte ad assicurare la “tutela non giurisdizionale” di diritti soggettivi, interessi legittimi e interessi collettivi o diffusi con la finalità di garantire trasparenza, legalità, efficienza e buon andamento dell’azione amministrativa, ho provveduto a scrivere alle Asl competenti – aggiunge il Difensore civico – per chiedere il rispetto di quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia, richiamando le disposizioni delle legge n.266/2005 ribadite anche dalle linee guida del Ministero della Salute.

La norma, infatti, stabilisce che “alle aziende sanitarie ed ospedaliere è vietato sospendere le attività di prenotazione delle prestazioni di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 novembre 2001″. Ho invitato pertanto le Asl a dare ogni informazione utile sul caso, comunicando al cittadino ricorrente una data utile per la prestazione richiesta. In due casi l’intervento ha avuto pieno riscontro da parte delle Azienda sanitarie interessate che hanno preso contatti con i cittadini e provveduto a calenderizzare le prestazioni richieste, una delle quali, peraltro, vista l’urgenza, in una struttura sanitaria convenzionata”. “Esprimo soddisfazione per l’azione posta in essere dalla Difesa civica regionale a tutela delle esigenze e delle istanze dei cittadini e mi compiaccio per la attenzione e la pronta risposta delle Asl interessate”, ha concluso Di Primio.

 

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