Mare Libero è una associazione che da anni si batte, a livello nazionale, per una gestione del demanio marittimo attenta ai diritti dei bagnanti e dei lavoratori, e alla tutela della natura. In quest’ottica, l’associazione ha recentemente richiesto di incontrare singolarmente i 19 comuni costieri abruzzesi per discutere i rispettivi piani demaniali marittimi e i bandi di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni balneari.
Per gli stessi motivi, Mare Libero ha richiesto di incontrare anche la Regione Abruzzo, verso la quale esprime preoccupazione circa
l’intenzione di stilare un “bando tipo” (a cui i comuni dovrebbero rifarsi) che intenderebbe favorire i concessionari uscenti. Così facendo, l’associazione ritiene che si verrebbe meno ai “principi di
imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, massima partecipazione” che la Regione stessa dichiara di voler tutelare.
Mare Libero reputa invece che sia doveroso per le pubbliche amministrazioni comunali abruzzesi considerare la cessazione delle concessioni in essere, in quanto, se prorogate, sarebbero da
considerarsi “come se non esistessero” alla luce delle ultime pronunce del Consiglio di Stato. Secondo l’associazione, questa può e deve essere l’occasione per lanciare ai cittadini e alle cittadine un segnale dirompente di cambio di modello di gestione dei litorali, più attento
agli interessi generali legati alla libera fruizione delle spiagge (pur con tutti i servizi essenziali), alla tutela dell’ambiente, e alla qualità di vita nei comuni costieri.
Per tanto, l’associazione intende discutere con la politica locale un documento di proposte volte a limitare le concessioni balneari a casi eccezionali, favorendo la gestione diretta delle spiagge da parte dei comuni. Tra le altre misure, Mare Libero suggerisce di riservare almeno il 50% delle spiagge all’uso pubblico, evitare nuove strutture fisse e garantire un accesso libero e privo di barriere al mare. L’obiettivo è promuovere una gestione sostenibile e inclusiva delle coste abruzzesi e
italiane, in linea con la tutela dell’ambiente e dei diritti dei cittadini.
Le richieste di incontro sono state inviate tramite posta elettronica certificata. Il comune di Montesilvano si è già detto disponibile ad un appuntamento.