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Protesta dei trattori anche in Abruzzo contro le regole dell’Europa

Sayonara Tortoreto

Stiamo manifestando a livello nazionale, noi agricoltori, viticoltori, allevatori contro i diktat dell’Unione europea: ci stanno imponendo di abbandonare i terreni per il green, di abbandonare i nostri territori, per poi svendere le nostre proprietà, ci vogliono aumentare l’Irpef sui terreni, per poi consegnare alle multinazionali, che già ci stanno facendo mangiare bistecche e uova fatte in 3d, farine fatte da insetti, ma stiamo scherzando? Le multinazionali faranno loro i prezzi dei nostri allevamenti.

 

Stanno dicendo che le nostre mucche inquinano più degli aerei, delle loro miniere per fare batterie per le macchine, ma scherziamo?”.
Con queste parole Carlo D’Onofrio, viticoltore di Villamagna (Chieti) e uno degli organizzazione del sit in in corso questo pomeriggio e domani a Pescara, all’ex Cofa, dove ora “siamo circa 300 manifestanti, con un centinaio di trattori e mezzi agricoli e resteremo qui fino a che non verrà Marsilio a raccogliere le nostre formule e rimostranze”, incalza.
“Non stiamo assolutamente manifestando contro il Governo Meloni perché Lollobrigida ha già dato il suo no a tutte le parti, fortunatamente.

Checché se ne dica, solo il partito di Salvini sta battendo i pugni a livello europeo. Il Pd non si muove, alla sinistra sta bene tutto”.
“Non solo contro i tagli manifestiamo – precisa D’Onofrio -. L’Unione europea sta dando i soldi per abbandonare i terreni”.

Tagli dei sussidi, aumento della tassazione Irpef per gli agricoltori, cancellazione delle agevolazioni sul gasolio, non compensazione dell’aumento dei costi di produzione dovuti non da ultimo a siccità e alluvioni, ritardato pagamento dei fondi, anche di derivazione comunitaria.

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