Abruzzo. Era il 20 dicembre 2019, quando con una legge regionale si andò a istituire l’Agenzia regionale di Protezione Civile. La necessità dell’Agenzia nasceva dal fatto di avere una struttura più snella, autonoma e veloce nella risposta alle emergenze (Sic!).
Da allora sono seguite diverse modifiche alla legge perché non si riusciva a dare alla Istituita Agenzia quella autonomia tanto sbandierata quale essenza ultima dell’agire in emergenza. Ma, niente, l’Agenzia continuava a dipendere in toto dalla Regione Abruzzo, sia per la gestione del personale sia per gli aspetti organizzativi, intanto, però, si era nominato il Direttore (vis legis).
Come organizzazione sindacale, pur essendo contrari all’istituzione dell’Agenzia abbiamo dato la nostra disponibilità a cercare le soluzioni migliori che potessero permettere la gestione interna del personale, consapevoli che piuttosto stare in mezzo al guado è meglio raggiungere l’altra sponda. Abbiamo firmato un protocollo che sanciva le modalità di trasferimento del personale in modo volontario, tanto, si diceva, tutti sarebbero rimasti in Agenzia. Intanto di mese in mese sorgeva sempre il problema di chi doveva pagare gli stipendi al personale a tempo determinato, quali fossero le prospettive di carriera di chi rimanesse, quale fosse il salario accessorio assicurato, come dotarsi di personale amministrativo che potesse assicurare la gestione del personale.
Arriviamo ai giorni nostri e rispetto ad una dotazione organica iniziale di 53 dipendenti del comparto a T.I. ben 21 hanno fatto richiesta di rimanere nei ruoli della Giunta Regionale (circa il 40%). Questo comporta una seria difficoltà nel funzionamento dell’Agenzia tanto che si è dovuto intervenire legislativamente, nell’ultimo Consiglio, prevedendo la proroga del distacco di alcune figure tecniche specializzate. Intanto, però, l’Agenzia ha predisposto l’assunzione di altre tre figure dirigenziali portando i dirigenti complessivamente previsti da 4 (1 in Servizio), prima della riforma e con 53 dipendenti, a 5 dirigenti complessivi (4 da assumere nel 2025) per gli attuali 31 dipendenti in servizio. I dipendenti diminuiscono i Dirigenti crescono.
Abbiamo chiesto un incontro sia con la Giunta Regionale, sia con il Presidente Marsilio che ha la delega politica alla Protezione Civile, sia con l’APC per chiarire tutti questi aspetti in ombra, compresa la gestione amministrativa del personale, la stabilizzazione del personale a tempo determinato e il calcolo del fondo del salario accessorio spettante ai dipendenti che rimangono. Nessuna risposta è stata data finora l’unica cosa certa è che l’idea delle Agenzie Regionali non funziona. Torniamo a chiedere innanzi tutto al Presidente della Regione garanzie precise per la tutela dei dipendenti ed il funzionamento di un servizio cruciale per tutti i cittadini abruzzesi.