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Abruzzo

Regionali, D’Alfonso: “Centrodestra in conflitto sulla candidatura di Marsilio”

La Lega sarebbe in contrasto con Fratelli d'Italia

Sayonara Tortoreto

“Mentre il presidente della giunta regionale in scadenza pensa ai tuffi e alle sfilate di moda, il suo alleato di maggior peso – la Lega di Matteo Salvini – contesta il modus operandi onnivoro che Fratelli d’Italia sta attuando in vista delle elezioni regionali di marzo, e per bocca del vicesegretario Andrea Crippa minaccia: o saranno ricandidati tutti i governatori uscenti oppure tutto torna in discussione. Nel farlo, il leghista lancia un messaggio preciso: “Non è che si può strappare in Sardegna e poi chiedere di partire con la campagna elettorale in Abruzzo, perché allora poi vediamo gli indici di gradimento di tutti i presidenti e non so chi va meglio, se Solinas o Marsilio…”.

A dichiararlo l’onorevole Luciano D’Alfonso.

“Il sottinteso, non detto ma egualmente chiaro, è che il presidente romano paracadutato in Abruzzo non goda della fiducia dei cittadini che ha governato per 56 lunghissimi mesi. Non è una novità: il vuoto pneumatico dell’azione amministrativa della Regione Abruzzo targata centrodestra è sotto gli occhi di tutti, con le principali infrastrutture (aeroporto e ferrovie) in colpevole abbandono e i continui scippi di risorse da parte del governo centrale (1 miliardo 465 milioni al raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, avvenuto tra giugno e luglio scorsi; a ottobre i 555 milioni sottratti ai progetti presentati dagli enti locali con la revisione del PNRR; due settimane fa l’ulteriore definanziamento di 350 milioni per la linea ferroviaria adriatica)”.

E ancora: “D’altra parte, nel maggio scorso l’annuale sondaggio sul gradimento dei governatori svolto da Swg ha certificato che Marsilio è al 12° posto sui 17 considerati con il 35% dei consensi, in calo di 13 punti rispetto al risultato del 2019. All’ultimo posto della classifica c’è proprio il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, con un desolante 20%. Se, come lascia intendere Crippa, adesso il governatore sardo supera quello abruzzese, significa che la fiducia verso quest’ultimo è ai minimi termini. La data del 10 marzo si avvicina a grandi passi, e con essa il redde rationem per la giunta regionale di centrodestra che dovrà spiegare agli abruzzesi il nulla che ha prodotto”.

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