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Abruzzo

Regionali, sulla sanità si accende lo scontro elettorale in Abruzzo

Sayonara Tortoreto

“Più si avvicina la data del voto in Abruzzo, più cresce il nervosismo del governatore Marsilio. Che tanto tranquillo non deve essere, visto il modo in cui reagisce alle critiche al suo pessimo operato.

 

Questa mattina, ad esempio, ha dato del bugiardo a D’Amico che, invece, quando denuncia il disastro in cui versa la Sanità abruzzese lo fa dati alla mano, riprendendo numeri che provengono per lo più da documentazione prodotta dalla Giunta e dal Consiglio regionale“. Lo dichiara Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che aggiunge: “Numeri a parte, basta chiedere agli abruzzesi cosa pensano degli ospedali, dei pronto soccorso, delle liste d’attesa, della necessità di andare fuori regione per sottoporsi a esami o a cure. Anche sulle aree interne, Marsilio racconta un mondo che non c’è, smentito dai numeri sull’emigrazione, soprattutto giovanile. Negli ultimi cinque anni, quelli con Marsilio governatore, nell’immobilismo del governo regionale l’Abruzzo ha perso quasi 40mila abitanti, perché mancano i servizi, i collegamenti non funzionano, non ci sono opportunità di lavoro. A sostenere D’Amico non c’è solo il Pd, ci sono sei liste, tra cui quella di Azione, perché D’Amico – conclude Sottanelli – ha un programma di qualità, è una persona seria, preparata, competente, in grado di strappare l’Abruzzo a chi ha dimostrato di non conoscere la Regione l’ha mal governata negli ultimi cinque anni”.

Giuseppe Conte (M5S). Purtroppo la sanità è un tema fortissimo in Abruzzo, ma ormai fortissimo in tutta Italia, dove più dove meno.
Qui mi dicono che per una colonscopia la media è quasi 450 giorni l’anno, da un’altra parte 500, da un’altra parte 300 giorni.
Oggi abbiamo migliaia di cittadini abruzzesi che vanno a curarsi fuori, è una sanità disastrata, noi lo stiamo dicendo e per questo che dovevamo trarre lezioni dalla pandemia”. Lo ha detto oggi a Chieti il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, impegnato in un evento elettorale, e che ha in incontrato una donna che ha difficoltà a reperire un farmaco salva vita. “E purtroppo però la sanità è in mano ai presidenti delle regioni, l’80 per cento del bilancio della sanità è gestito dalle Regioni – ha aggiunto Conte. Ecco perché queste elezioni regionali sono importantissime anche per dare una svolta, un segnale vero di attenzione e di concretezza sulla sanità”.

Nicoletta Verì. Basta mistificare i dati e i risultati centrati dal governo Marsilio in questi 5 anni di amministrazione regionale, come sta provando a fare da giorni il centrosinistra e il candidato presidente D’Amico: la realtà è un’altra e a parlare sono i numeri, certificati dai ministeri e dalla Corte dei Conti”.

L’assessore regionale alla salute, Nicoletta Verì, ribadisce gli obiettivi centrati dal 2019 ad oggi. Traguardi raggiunti nonostante la crisi pandemica, che ha messo a dura prova il sistema sanitario regionale.

“Nonostante le difficoltà – commenta – legate ai mancati investimenti del precedente governo regionale di centrosinistra in personale e attrezzature, abbiamo preso in carico e curato 700mila pazienti nei nostri presidi. Abbiamo assunto migliaia di unità di personale sanitario, stabilizzato dipendenti che da anni lavoravano con contratti precari, sostituito macchinari e attrezzature obsolete, attivato servizi digitali che erano, grazie al centrosinistra, ancora all’anno zero. Senza considerare lo sblocco dei fondi per i nuovi ospedali, per i quali sono in corso le progettazioni e le gare di appalto. E si tratta di risultati realizzati mantenendo l’equilibrio economico-finanziario del sistema, un aspetto tutt’altro che scontato o secondario”.

Ma la Verì tocca anche altri aspetti sui quali il candidato D’Amico e il PD in particolare continuano ad insistere in questa campagna elettorale.

“Sostenere che abbiamo aumentato la mobilità passiva e allungato le liste d’attesa – rimarca – è semplicemente falso e lo attesta chiaramente la Corte dei Conti nel suo ultimo rapporto: la mobilità passiva si è ridotta del 20 per cento e le liste d’attesa, aumentate naturalmente dopo la sospensione delle prestazioni non urgenti durante il Covid, sono state in gran parte riassorbite grazie a un investimento di 75 milioni di euro. Certo, c’è ancora da fare e porteremo a termine i nostri progetti nei prossimi 5 anni del secondo governo Marsilio”.

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